Curva Nord: "Divario incolmabile con la Roma,
torniamo allo stadio per amore della Lazio"

La Curva Nord: "Divario incolmabile con la Roma, ​torniamo allo stadio solo per amore della Lazio"

di Enrico Sarzanini
ROMA - Il nostro ritorno alla stadio non un passo verso il presidente, ma verso i tifosi. Ecco il motivo che ha spinto la Curva Nord a tornare all'Olimpico. Una scelta che ha messo molti tifosi della Lazio di fronte ad un amletico dubbio: Andare avanti a oltranza nella protesta contro Lotito oppure seguire il consiglio della Nord?.



Una scelta, quella del tifo caldo biancoceleste, non facile come hanno spiegato ieri alcuni esponenti a Radio Sei: «Abbandonare lo stadio è stata una decisione molto sofferta. Lo abbiamo fatto non per questioni tecnico-tattiche ma perché non ci è stato permesso di esporre i nostri '10 perché' a Lotito, le 10 domande, in occasione di Lazio-Milan. Così, dopo ripetuti attacchi anche a livello personale, abbiamo dato un segnale forte mostrando come il popolo laziale fosse unito».



Da quel giorno, il presidente Lotito ha provato a ricucire lo strappo con una serie infinita di comunicati anche se i leader della Nord, vorrebbero maggiore attenzione verso la squadra: «Ci piacerebbe vedere un presidente che anziché pensare ai propri interessi personali, pensasse alla Lazio. Il nostro ritorno alla stadio non è un passo verso di lui. Sarà un anno particolare, la squadra non è in grado di fronteggiare la Roma sul campo anche per colpa di questa dirigenza: un'annata giusta dall'altra parte del Tevere rischia di farci soccombere a livello mediatico».



Da qui è arrivata la scelta di tornare allo stadio, pur senza fare l'abbonamento: «Senza Europa e senza tessera, non potendo andare in trasferta, sarebbe stato un anno di nulla. Abbiamo ragionato di gruppo». A Lotito, però, non saranno concessi altri passi falsi, altrimenti l'Olimpico tornerà a svuotarsi come accaduto nelle ultime giornate dello scorso anno: «Se saremo costretti ad affrontare nuovamente certi eccessi, le stesse discussioni, gli attacchi alla tifoseria, l'impossibilità di manifestare il nostro dissenso, allora usciremo dallo stadio e non torneremo più. C'è un patto che abbiamo fatto fra di noi, sempre di gruppo. A questa presidenza non verrà mai più concesso un metro, noi siamo tornati allo stadio solo ed esclusivamente per i tifosi. Rispettiamo sia quelli che decideranno di tornare, sia quelli che preferiranno restare fuori».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Settembre 2014, 09:55

© RIPRODUZIONE RISERVATA