Copa del Rey, doppietta di Torres:
l’Atletico fa 2-2 ed elimina Ancelotti

Copa del Rey, doppietta di Torres: l’Atletico fa 2-2 ed elimina Ancelotti

di Benedetto Saccà
A dare il segnale e a scatenare l’inferno di una sfida di rara intensità è stato l’ultimo arrivato o, meglio, il grande «ritornato»: Fernando Torres. All’avvio dei due tempi, impensabile eco, l’ex milanista ha regalato all’Atletico Madrid un paio di gol determinanti e, nei fatti, soprattutto l’accredito per i quarti di finale della Copa del Rey. Il pareggio (2-2) ha eliminato il Real Madrid: giusto, a ripercorrere l’andamento del doppio confronto. Stasera la squadra di Carlo Ancelotti aveva studiato un approccio ben diverso alla partita del Bernabeu: sapeva di dover rimontare uno svantaggio di due reti ma, di certo, mai avrebbe pensato di dover aggiornare e tracciare di nuovo il piano di volo dopo un tempo così breve. E in due occasioni gemelle, per giunta. E invece.



Torres ha firmato una doppietta da centravanti puro, battendo Navas al 1’ della frazione iniziale e al 1’ della ripresa. Sul versante opposto, il Madrid si è speso al massimo, specie durante il primo tempo, nell’assoluta convinzione di poter guadare il fiume in piena e approdare alla riva del turno successivo. Con una strategia aerea tradotta più dal talento che dalla tattica, i campioni d’Europa hanno saputo indovinare la via della porta, mantenendo sempre viva se non altro la fiammella della speranza. A spiccare il volo verso l’infinito e a correggere il pallone oltre le possibilità di Oblak sono stati Sergio Ramos e Cristiano Ronaldo, sceso in campo anche prima dell’inizio per mostrare il Pallone d’oro al pubblico adorante.



L’Atletico, reduce dalla sconfitta subìta contro il Barcellona, ha alzato un muro invalicabile davanti alla propria area, e si è concesso strada facendo qualche sortita grazie a Griezmann, a Koke e a Garcia. Va aggiunto che è comunque piaciuto pure l’andare del Madrid: perché Cristiano ha inventato opportunità a scansione, Benzema e James Rodriguez hanno suscitato brividi lungo la schiena di Miranda e di Godin, e la coppia formata da Kroos e da Isco, lì al centro, ha danzato in bilico fra la difesa e l’offesa. Un poco in ombra, bisogna dirlo, Bale, incapace di mantenere certe promesse.



Ai campioni di Spagna rimane il merito di aver macchiato la maglia candida dei rivali di sempre; e un interessante abbinamento con il Barcellona nei quarti. Viceversa, Ancelotti si trova fra le mani l’amarezza di non essere mai riuscito a battere i biancorossi di Diego Simeone nei sei derby stagionali. Carlo avrà ora il dovere di capire le ragioni di questo piegare della curva del Real nelle sfide cittadine.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Gennaio 2015, 22:49