Bergomi: «Inter, Nainggolan sarà decisivo. Lautaro e Icardi doppioni»

Bergomi: «Inter, Nainggolan sarà decisivo. Lautaro e Icardi doppioni»

di Alessio Agnelli
MILANO - Vent’anni di carriera in nerazzurro, sette da capitano dell’Inter e una passione per la Beneamata immutata negli anni. Beppe Bergomi, ora noto opinionista Sky e allenatore dei ragazzi dell’Accademia Internazionale, l’Inter ce l’ha cucita sulla pelle. Lo si capisce già dalla prima battuta dello Zio, ovvero dal mercato estivo. «Decisamente una buona campagna acquisti per l’Inter. Sono arrivati uomini d’esperienza e vedo una squadra molto fisica, che dipende molto da Nainggolan, l’uomo più importante. E in un ruolo in cui l’Inter l’anno scorso ha provato molti giocatori prima di Rafinha. Alla fine lì deve esserci uno che va in doppia cifra per aiutare Icardi e Perisic nel fatturato dei gol. Quest’Inter mi piace. Poi che cosa manca? Hanno cercato Modric e non l’hanno trovato, forse in quella zona del campo pensavano a qualcosa di diverso rispetto a Brozovic».
Tra l’altro, regista adattato.
«Se può bastare Marcelo? L’anno scorso lo ha dimostrato e lo può fare. Ora paga il livello di condizione dei croati, che si sono allenati poco. Ma con Brozo, Gagliardini, Vecino e Valero, l’Inter ha giocatori che possono far girar la squadra».
Come si spiega questa falsa partenza?
«Col Sassuolo c’è stato un problema d’approccio, col Toro un buon 1° tempo prima del calo e col Bologna l’hanno risolta. Ma il problema dell’Inter è che deve ritrovare compattezza, come l’aveva l’anno scorso fino a dicembre. All’andata fece 41 punti, 31 al ritorno, e quando ci giocavi contro, ne capivi la forza».
A Bologna il primo gol di Nainggolan…
«Il Ninja è fondamentale. È stato l’acquisto più importante, un giocatore che trascina in quel reparto sia in accelerazione che quando va a pressare. Lui davanti, Skriniar dietro, Gagliardini in mezzo. Li reputo giocatori fondamentali per Spalletti. Poi vorrei ricordare il recupero del bistrattato Candreva. Ha passo, tiro… Credo che 7-8 gol li possa garantire».
Ancora a secco invece Icardi e Lautaro Martinez. Quando in coppia?
«L’Inter non è stata costruita per giocare con entrambi, come trequartista c’è Nainggolan. Dico che Lautaro mi piace e che non deve fare la riserva alla Eder, giocando una gara ogni 10. Va sicuramente coinvolto nel progetto. Però, ragionando sull’11 titolare, io punto sul Ninja».
Champions: girone di ferro e Tottenham in casa all’esordio, uno svantaggio?
«Trovo sbagliato pensare agli step immediati. Il girone è difficile, ma giusto per grandi motivazioni, belle partite e stadio pieno. Se poi riesci anche a passarlo, puoi crescere in autostima e arrivare alle partite secche, vedendo che succede. Questo deve essere il percorso e l’Inter ha tutte le carte in regola».
In A si gioca solo per il 2° posto, come ha detto Totti?
«Da ex dell’ambiente, so cosa si dice fuori e all’interno dello spogliatoio. E posso assicurarvi che dentro si danno altri messaggi ai giocatori. La Juve non sbaglia quasi mai, ha una rosa profonda. Ma non si gioca per il 2° posto. Si gioca per dar fastidio ai bianconeri fino alla fine e tentare di vincere. Lo faranno tutte. Dall’Inter al Napoli, al Milan di Higuain».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Settembre 2018, 08:09

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