Allegri vince la Panchina d'Oro per i successi con la Juve della scorsa stagione

Allegri vince la Panchina d'Oro per i successi con la Juve della scorsa stagione

di Timothy Ormezzano
TORINO - Bene, bravo, bis. Max Allegri si è aggiudicato la seconda “Panchina d’oro”, dopo quella conquista ai tempi del Cagliari (2008-09): «È una vittoria di tutto il gruppo Juve». Panchina d’argento a Stellone (Frosinone), premio speciale per il tecnico dell’Albania Gianni De Biasi e l’ex gloria del Napoli Luis Vinicio.

Il riconoscimento al Conte Max, che con 27 voti su 51 ha preceduto Pioli (Lazio) e Sarri (per la stagione all’Empoli), esalta il quasi-triplete realizzato l’anno scorso dai bianconeri. A proposito, la sensazione è che soltanto un vero triplete potrebbe convincere Allegri a lasciare la Signora in estate. Lui, per ora, non chiude completamente la porta: «Ho ancora un anno di contratto, nella vita non c’è mai niente di certo, ma ora pensiamo a finire al meglio la stagione e vediamo cosa ci riserverà la Champions: ma la sfida al non deve essere un’ossessione. Alla Juve comunque sto bene e non credo che ci saranno problemi». Gli unici peraltro piccoli problemi che Allegri ha in questo momento sono squisitamente tecnici.

La manovra ultimamente è apparsa un po’ rattrappita: «Bisogna ritornare a giocare molto meglio, dobbiamo lavorarci», ha bacchettato il tecnico da Coverciano. L’anticipo di venerdì contro il Sassuolo ammazzagrandi sarà l’ultimo crash-test prima di Bayern-Juve: «Speriamo che i neroverdi abbiano finito di battere le big... La lotta continua, perché Roma e Napoli potenzialmente possono vincerle tutte. Quanto al Bayern, non sarà una missione impossibile. Ma la Champions non deve essere un’ossessione, deve rimanere un sogno». Impossibile fare meglio in difesa (15 gol subiti in 28 giornate, l’ultimo il 10 gennaio), reparto secondo in Europa soltanto a quello di Atletico Madrid (12 gol in 28 giornate) e Bayern (13 gol in 25).

Semmai c’è fretta di riavere al meglio Khedira e soprattutto Pogba, il cui rendimento è troppo altalenante: «Se ho perdonato Paul? La questione è un’altra - precisa Allegri -: lui ha grandi qualità ma ogni tanto si innervosisce. E questo non dovrebbe mai succedere». Ma il “Polpo” è finito anche sul tavolo di Zinedine Zidane: Pogba mio erede come io lo sono stato di Platini? Pogba deve soltanto fare il Pogba. Se vorrei allenarlo? Vediamo, è un grandissimo giocatore». Ma fino a quando Zidane sarà al Real?
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Marzo 2016, 16:48

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