Santoro su Fb dice addio a Servizio Pubblico.
"Basta talk. Questa sarà l'ultima stagione"
di Donatella Aragozzini
«Certo non festeggio – ha commentato ieri il direttore di Rai3, Andrea Vianello – non era quello su cui contavamo, ma il bilancio si fa alla fine, il campionato è lungo, anche perché quest'anno per la prima volta c'è un competitor in prima serata e il bacino dell'informazione non è amplissimo. Per ora Giannini sta andando bene, ha dimostrato grande padronanza e non è in discussione. Ha un format che poco a poco disegnerà su se stesso. Bisogna andare a caccia di notizie e non solo di opinioni».
Intanto anche Michele Santoro, che stasera ritorna su La7 con Servizio pubblico, ha annunciato che per lui sarà l'ultima edizione, perché – come ha spiegato sul suo profilo Facebook – ci sono «troppi talk show in tv. Non condivido la scelta di riempire la programmazione. Il pubblico ne ha la nausea. Spetta a voi fare la selezione, cambiare canale, far sparire le imitazioni senza identità».
Un po’ quello che aveva spiegato qualche tempo fa a Leggo Giorgio Simonelli, massmediologo e docente di Giornalismo televisivo presso l'Università Cattolica di Milano, criticando il fiorire di questo tipo di trasmissioni e parlando di «un'overdose di informazione nella nostra televisione» e osservando che «negli altri paesi c'è un solo talk a settimana, mentre da noi sono diventati una droga». Evidentemente anche i conduttori cominciano a rendersene conto...
Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Settembre 2014, 08:16
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