Veronica, si può ridere della morte?
«Si deve ridere della morte, per esorcizzarla perché è l'ultimo tabù rimasto e ci fa ancora paura».
Anche a lei?
«Non ci penso mai, sotto sotto penso di essere immortale, è per questo che ho accolto con piacere questo ruolo, per rendere la morte più umana»
C'è una morale?
«Non vogliamo insegnare, solo mettere in scena il nostro punto di vista, la nostra Morte dialoga con l'umanità per far loro apprezzare la vita»
È anche produttrice
«Il testo mi ha incuriosito da subito e ci ho voluto investire me stessa, tempo e anche soldi. Insomma ci ho creduto fino alla morte»
Canta e recita
«Ebbene sì, ventiquattro canzoni, tra tanghi, tarantelle e ballate, non ci siamo fatte mancare nulla. Il bello è che il pubblico esce dal teatro canticchiando»
Ha un trucco alla Rocky Horror
«Per far digerire al pubblico un tema così delicato e per farci riconoscere si è pensato di rubacchiare da alcune pietre miliari, come appunto Rocky Horror e i personaggi dei film di Tim Burton»
Ora debuttate a Roma
«Lo abbiamo rodato in giro per l'Italia per quasi due anni, ma il vero debutto è questo, il nostro traguardo».
DOVE, COME, QUANDO Veronica Pivetti in Mortaccia.
La vita è meravigliosa, da oggi al 26/10, al teatro Ghione, via delle Fornaci 37, ore 21, dom 17, 18-28 euro, 0639670340
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Ottobre 2014, 09:05
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