Il più bel secolo della mia vita, Francesco
Montanari protagonista al Piccolo Eliseo

Il più bel secolo della mia vita, Francesco ​Montanari protagonista al Piccolo Eliseo

di Simona Santanocita
Scontro generazionale al contrario per Francesco Montanari e Giorgio Colangelo interpreti de Il più bel secolo della mia vita. Un giovane retrogrado, lontano dal progresso e un anziano up to date, entrambi adottati, che compiono in modo ironico e a tratti amaro la ricerca delle loro origini, ostacolata da una legge vigente solo in Italia.


Il tuo personaggio
«Giovanni è un ragazzo incapace di vivere il presente, intransigente con se stesso e con il mondo. Si veste per coprirsi e giudica superficiale ogni forma d'innovazione».

Il tuo di rapporto con la tecnologia
«La uso nel limite in cui risulta utile; mentre trovo diventi qualunquismo se impiegata in forma superficiale».

Sei stato il criminale Libanese in Romanzo Criminale. Cosa pensi, da cittadino, dell'inchiesta Mafia Capitale?
«Che la realtà supera la fantasia. È un bene che questo sistema di welfare mafioso sia venuto alla luce e mi auguro si possa davvero fare pulizia giungendo ad uno stato di diritto e ad una cultura della meritocrazia».

Roma oggi
«È una città difficile da governare, sotto scacco della burocrazia, vittima della mentalità che vince chi frega, arroganti e maleducati».

Cosa occorre?
«Un'etica da impartire a scuola e in famiglia».

Su Fb posti una foto con Verdone
«Mi piacerebbe lavorare con lui, è una colonna portante del cinema italiano, capace di sviluppare sempre in modo geniale gli archetipi della nostra mentalità».

Ti giudicano un sex symbol
«Non lo so (risponde con timidezza, ndr), comunque grazie».

Progetti
«Le riprese del film scritto e diretto da Daniele Vicari Sole, Cuore, Amore e uno con Roberto Cappucci, al momento senza titolo».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Dicembre 2015, 09:23
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