Don Giovanni al Teatro Nuovo,
Alessandro Preziosi è regista e interprete
di Ferro Cosentini
«Don Giovanni è un'icona per la nostra epoca - spiega l'attore napoletano - essendo simbolo dell'individualismo e della capacità di sedurre col linguaggio. Il vero Don Giovanni di Moliere è questo: un uomo che sa piacere grazie all'arma della parola, non è un seduttore seriale di donne». Un personaggio molto politico. «Ma non fatemi dire che ha qualcosa di Renzi e Berlusconi - sorride - perché sennò me lo ritrovo come titolo sui giornali».
Il ritorno a Milano non è cosa banale per Preziosi: «Lasciai Napoli da giovane per venire qui a fare la scuola ai Filodrammatici: in questa città mi sono trovato da subito a mio agio, per la sua falsa timidezza che mi intriga come napoletano».
Sul palco, proiezioni video al sapore di 3D, una coreografia post-moderna, un linguaggio aderente a Moliére «anche se - precisa l'attore - ho voluto inserire un'aggettivazione più moderna, presa dai giornali». Sull'attualità del Don Giovanni, non basta un libro: «Don Giovanni indossa un maschera con cui illude tutti. La sua è una leggerezza che ipnotizza, che oggi dilaga nella società».
DOVE, COME, QUANDO «Don Giovanni» al Teatro Nuovo da stasera al 15 febbraio, ore 20.45, ingresso 59,50 – 49,50 euro, 02.794026
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Febbraio 2015, 10:22
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