Addio a Luciano Rossi, il cantautore gentile di “Ammazzate oh!” e “Se mi lasci non vale”

E' scomparso lo scorso luglio, l'annuncio della figlia solo ieri

Addio a Luciano Rossi, il cantautore gentile di “Ammazzate oh!” e “Se mi lasci non vale”

di Claudio Fabretti

Se n’è andato in punta di piedi, nel silenzio generale, anche della famiglia, che ha deciso di darne notizia solo due mesi dopo. Eppure Luciano Rossi, morto l’8 luglio all’età di 77 anni, è stato per un periodo un cantautore cult della scena italiana, un riferimento per una generazione cresciuta con le armonie gentili delle sue canzoni. Tra i suoi brani più celebri, “Ammazzate oh!”, ammiccante e ironica ode sentimentale in romanesco, con quel ritornello irresistibile («Non te smove ‘na cannonata/ hai detto basta e te ne sei annata/ ammazzate oh!”), e una hit come “Se mi lasci non vale”, originariamente interpretata nel 1976 dallo stesso Rossi e poi portata al successo internazionale da Julio Iglesias, presentandola al Festival di Sanremo del 1976 e arrivando a vendere 8 milioni di copie.

Luciano Rossi era nato a Roma il 5 settembre 1945. Aveva iniziato a scrivere per altri artisti (I Gens, Rosanna Fratello, Little Tony). Nel 1972 pubblicò l’album “Esaltarsi”, che però passò sottotraccia, a differenza proprio di “Ammazzate oh!”, che due anni dopo portò in gara a “Un Disco per l’Estate” venendo eliminato ma conquistando un grande successo anche grazie all’uso del brano da parte di Maurizio Costanzo come sigla del suo varietà radiofonico “Quarto programma”.

Sulla scia di quell’exploit, l’anno dopo uscì il suo secondo album, “Bella”. Nel 1976 fu la volta dell’Lp “Aria pulita”, che conteneva la delicata “Senza parole” oltre alla stessa “Se mi lasci non vale”. Altri suoi successi furono “Bambola” (1977), “La mano” (1978), “Pensandoci bene” (1979) e “Semo sempre de più” (1982), quest’ultimo brano considerato “l’inno dei separati”, fenomeno sociale emergente di quegli anni.

Sempre con la sua vena romantica e ironica, Rossi scrisse per Nicola Di Bari, I Vianella, Bobby Solo, Ornella Vanoni, Lando Fiorini. Compose anche colonne sonore per il grande schermo e la sigla finale del programma tv “Tappeto volante” condotto da Luciano Rispoli su Telemontecarlo. A dare la notizia della sua morte, ieri, è stata l’amata figlia Ilaria, che Luciano citò sul retro di copertina dell’album “Da qui all’amore”, dichiarandosi «padre di Ilaria Rossi, nata il 10 ottobre 1976».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 8 Settembre 2023, 06:30
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