Mengoni, via al nuovo tour nei palazzetti:
"Non sono ancora pronto per gli stadi"
di Carlo Mandelli
Com'è stato tornare nei palazzetti dopo l'esperienza nei teatri?
«È stato difficile perché il palazzetto è completamente diverso da un teatro. È stato un po' come tornare in casa di amici che non vedevi da tanto tempo e non sentirsi subito a proprio agio. Alla fine però mi sono divertito tantissimo e mi pare anche il pubblico».
Sei soddisfatto di come sono andate le cose sul palco mantovano?
«La scaletta mi piace così com'è e abbiamo fatto alcuni nuovi arrangiamenti. Nei prossimi live suonerò anche una tastiera che non c'era per un inconveniente tecnico».
Perché hai scelto di inserire anche dei monologhi parlati tra una canzone e l'altra?
«Ho sempre parlato tanto durante i concerti ma a questo giro ho provato a dire quello che volevo ma con un testo studiato per l'occasione assieme a un'autrice, per non perdermi».
Dopo il tour tornerai in studio?
«Riprenderò i lavori per la seconda parte di Parole in circolo nella quale voglio mettere anche l'influenza del live. Ero già avanti con i pezzi ma poi ho iniziato a cambiare tutto (non chiedete mai a Mengoni se è soddisfatto del lavoro - dicono da suo staff, ndr)».
È ancora presto per pensare a un live negli stadi?
«Non sono pronto e preferisco pensare a quello che posso riuscire a fare a breve».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 7 Maggio 2015, 11:20
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