Arisa alla Notte della Taranta: «Il destino mi ha portato qui. Identità è rispetto di sé». Al concertone ballano in 200mila

Il concertone sarà trasmesso il 2 settembre su Rai1 in seconda serata

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C’è anche Arisa sul palco del concertone di Melpignano per il gran finale de ‘La Notte della Taranta’ 2023. Guidata dalla Maestra Concertatrice Fiorella Mannoia, l’artista interpreta ‘Ferma Zitella’ e ‘Lu Ruciu de lu mare’, brani simbolo del repertorio dell’Orchestra Popolare che quest’anno mette al centro la donna nella musica popolare.

“Sono onorata della stima di Fiorella – esordisce Rosalba – sono orgogliosamente del sud, di un piccolo paese nella provincia di Potenza, e la mia cultura è molto vicina a quella del Salento. Per questo i racconti di questa terra sono anche i miei”. E ancora: “Identità è rispetto per se stessi senza aderire a quello che va di moda. Credo, anzi, che questa manifestazione sia una delle testimonianze più importanti del mantenimento dell’identità e dell’orgoglio per le proprie radici. Questa è una cosa bellissima”.

Il concertone sarà trasmesso il 2 settembre su RAI1 in seconda serata.

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Al concertone ballano 200mila persone

L'identità, il no alla violenza sulle donne, la pizzica, i tamburelli, la danza: si può raccontare così La Notte della Taranta firmata da Fiorella Mannoia, maestra concertatrice dell'edizione 2023 del festival popolare che ieri a Melpignano, in provincia di Lecce, ha celebrato la musica tradizionale salentina. Una festa a cui hanno partecipato 200mila persone, riferiscono gli organizzatori della manifestazione che per la sua 26esima edizione ha scelto il tema dell'identità perché «l'identità è un fascio di linee divergenti che trovano nell'individuo il punto di interesse», spiegava Italo Calvino in «Le civiltà delle macchine».

Frase iconica divenuta slogan perché il 2023 è l'anno dell'identità interpretata da Mannoia che con sé ha voluto Arisa, Brunori Sas e Tananai.

Sul grande palco, l'orchestra popolare ha dettato i ritmi salentini resi danza dal corpo di ballo che ha interpretato la passione e la ribellione delle donne tarantolate diventate simbolo di chi combatte contro un destino non scelto ma imposto.

Il concertone è stato anche riflessione sull'attualità, sulle donne violate e uccise. «Adesso basta, nessun'altra» la scritta sulla camicia indossata da Tananai che si è segnato il viso di rosso per dire basta alla violenza di genere.

L'appello di Mannoia alle donne ad «alzare la voce perché siamo a un livello massimo». Le parole della maestra concertatrice che ricorda che «l'amore è condivisione, l'amore è consenziente». Le voci di donne per le storie femminili cantante con gioia, sofferenza e speranza dalle donne dell'orchestra popolare contrapposte e complementari agli uomini che hanno osannato il Salento.

La contemporaneità del concertone è nei volti del pubblico che canta versi popolari e intona «Bocca di rosa» omaggio a De Andrè e alle donne che «amano mettendo l'amore sopra ogni cosa». L'edizione 2023 è stata raccontata da tamburelli e cornamuse arrangiate da Francesco Di Carlo, dalle coreografie di Francesca Romana Di Maio e dalla realizzazione grafica di Carolina Stamerra Grassi e Claudia Andreoli. La Notte della Taranta ha fatto saltellare anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri che - tra gli spettatori - si è lasciato conquistare dai suoni tarantolati.

Foto da Ufficio Stampa

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Ultimo aggiornamento: Domenica 27 Agosto 2023, 11:08
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