Sagra: a Napoli il tempio del gusto
tra tipicità esclusive e leccornie

Sagra: a Napoli il tempio del gusto tra tipicità esclusive e leccornie

di Stefano Prestisimone
NAPOLI - Varchi la porta ed entri in una "wunderkammer", una stanza delle meraviglie, che al posto delle grandiosità barocche che ispirarono la creazione della parola tedesca, offre grandiosità gastronomiche tipicamente italiane. Un tempio del gusto e del palato che ha pochi eguali per senso della ricerca e per luculliana proposta. Il nume tutelare di codesto luogo sacro del cibo è Salvatore Lista che con la moglia Maria Grazia ha aperto 12 anni fa "Sagra" (acronimo dei due nomi di battesimo) a Via Ruoppolo a Napoli, Vomero, accanto ai giardinetti e in una zona pedonale. E' piccolo, non visibilissimo, ma per chi non lo conoscesse si consiglia di andarlo a cercare. Una salumeria cinque stelle in cui il tempo pare essersi fermato. C'è ogni ghiottoneria possibile, formaggi straordinari, salumi impareggiabili, tutti provenienti da piccoli, virtuosi produttori che lavorano puntando sulla tipicità e sulla qualità, lontani anni luce dalla globalizzazione che tutto appiattisce e distrugge. C'è anche il miglior pesto italiano (secondo il Gambero rosso) prodotto artigianalmente in Italia, ci sono ravioli capresi, c'è la "mortandela", salume della Val di Non curiosamente più vicino al salame che alla mortadella, non insaccato, ma pressato in mortaio (da qui il nome) in cui si usano solo parti nobili del maiale. Poi prosciutti irpini da urlo, che reggono il confronto con il Patanegra che pure Salvatore ha ben in vista e che inserisce nei suoi taglieri. Si perchè si può comprare e portare a casa o consumare su due tavolini in legno un aperitivo che lascerà il segno, tra piennoli di pomodoro e capocolli che sembrano piovere dal cielo, E a prezzi onestissimi. Altro che spritz e patatine.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Ottobre 2016, 10:52