Anno scolastico al via in tutta Italia,
ma mancano i prof: è caos assegnazioni
di Lorena Loiacono
Ma si ritroveranno alle prese con uno tsunami amministrativo: tra i trasferimenti dei docenti e le assunzioni dal concorso, le cattedre restano vuote. Sta accadendo che la fase di mobilità straordinaria, avviata in estate dal ministero dell'istruzione, abbia permesso a 207mila docenti di spostarsi. Soprattutto da Nord a Sud. Un rientro a casa per la maggior parte di loro. Per altri invece, qualche migliaia, si è trattato di una sgradita sorpresa e hanno chiesto di conciliare per trovare una nuova sede più vicina a quella di preferenza.
Ed è proprio la fase di conciliazione, ancora in corso, a tenere ora in ostaggio l'intera macchina organizzativa: senza la mappa completa dei trasferimenti, infatti, il Miur non può procedere con le immissioni in ruolo. Ma anche la fase delle assunzioni non sarà cosa facile: dei 32mila posti disponibili per il triennio, ne rimangono poco più di 29mila. Quelli destinati alle regioni del Sud sono scomparsi, occupati dai docenti trasferiti. Quindi nelle regioni del Nord, dove ci sono i posti vacanti, potrebbero mancare i docenti disponibili. Anche perché il concorso per molti insegnamenti andrà avanti fino a dicembre, quindi serviranno anche le supplenze.
Secondo il calcolo di Tuttoscuola sono appena il 35% le graduatorie approvate, 522 su 1484. Restano vacanti 20.404 posti sui 29mila in tre anni. In attesa che vengano espletati tutti i passaggi. Ma il tempo è scaduto: la scuola parte oggi, come previsto dal calendario regionale in Abruzzo, Friuli, Lombardia, Veneto e Piemonte, Molise, Umbria, Valle d'Aosta e provincia di Trento.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Maggio 2017, 18:59
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