Sorbillo, il re della pizza: "Solo cucina italiana,
ecco le mie specialità regionali preferite"

Sorbillo, il re della pizza: "Solo cucina italiana, ecco le mie specialità regionali preferite"

di Mario Fabbroni
Una pizza che contiene tutto il buono dell'Italia. Eccellenze alimentari e biologiche provenienti dagli angoli più disparati del Belpaese, sono state unite dalla mano sapiente di Gino Sorbillo, il giovane re della pizza napoletana, che sta portando una ventata di novità (ma rispettando i dogmi della tradizione) nel piatto più diffuso al mondo.

Tre Spicchi del Gambero Rosso già in tasca e una Stella Michelin che sembra in arrivo, ora il pizzaiolo dei Vip (la cui sede storica è l'affollatissima pizzeria in via dei Tribunali, nel cuore di Napoli) ha deciso di infornare la vera Pizza Italia.

Quale messaggio vuoi portare in tavola?
«Che l'Italia è meravigliosa e bisogna far trionfare i nostri prodotti di altissima qualità».

Ma la pizza è già un piatto universale...
«Certo. Però dev'essere il trionfo del vero made in Italy. La richiesta di farla diventare Patrimonio Unesco ha proprio queste caratteristiche: con la pizza, vanno protette tutte quelle eccellenze locali ed i loro prodotti biologici. Intendo impegnarmi molto su questo fronte, specie con l'aiuto di altri pizzaioli doc e dei social network».

Un richiamo ai vari Carlo Cracco e a quegli chef che in tv inseguono ricette esotiche?
«Ho fatto 4 edizioni di Masterchef (Italia, Junior, Australia e Israele) oltre ad essere spesso ospite di Antonella Clerici: ebbene, credo che non bisogna solo fare audience».

Chi ha un nome famoso non deve cedere alle provocazioni, ma seguire la tradizione? «Esatto. Inviterei i nostri chef più noti, specie nei programmi tv, a non fare altre cucine».

Perciò sta aprendo nuovi punti di distribuzione di pizza fritta?
«Dico basta ai negozi di patatine fritte».

E la Pizza Italia quali ingredienti vanta?
«Pomodorini rossi del Vesuvio e gialli dell'Agro nocerino-sarnese, tonnetto rosso del Mar Jonio, prosciutto cotto piemontese, pancetta pepata dell'Emilia, pesto genovese Dop, olive tonde del Matese, oliva teggiasca (Liguria), ricotta di capra (Sardegna), pecorino romano Doc, caciocavallo calabrese, olio Evo bio dell'Umbria, gorgonzola ai 4 latti di Bergamo. E tante altre prelibatezze».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Marzo 2016, 09:22
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