«Mangiare i carboidrati a cena non fa ingrassare»: lo studio che rivoluziona le abitudini a tavola

«Mangiare i carboidrati a cena non fa ingrassare»: lo studio che rivoluziona le abitudini a tavola
Amanti della pasta gioite: d'ora in poi potreste mangiare tranquillamente i carboidrati anche la sera. Il loro consumo a cena, infatti, non farebbe ingrassare, contrariamente a quello che si è pensato per anni. Sono gli esperti del'Istituto superiore di sanità (Issalute.it) in partnership con l'Adnkronos Salute. «Si tratta - spiegano - di una errata convinzione: non conta infatti in che momento della giornata si mangino carboidrati, ma piuttosto quanti se ne introducono quotidianamente e di quante calorie totali si compone la nostra dieta».

Pane, pasta e riso sono «alimenti ricchi di carboidrati: nutrienti che il nostro corpo utilizza in via preferenziale per ottenere energia. Per un’alimentazione equilibrata - proseguono - è sicuramente importante non mangiarne più del dovuto e stare attenti a consumarli in porzioni adeguate al proprio fisico, all'età e all'attività fisica svolta. È bene, inoltre, avere degli accorgimenti: per esempio, evitare condimenti elaborati per i primi piatti, quindi più ricchi di grassi e difficili da digerire».

Tuttavia, «la convinzione che i carboidrati debbano essere esclusi dalla dieta, o che sia meglio assumerli durante il giorno e non la sera, è priva di fondamenta. La cronodieta è al centro di diverse ricerche scientifiche, che mirano a comprendere come le oscillazioni ormonali che si verificano durante la giornata possano avere una relazione con l’utilizzo dei nutrienti introdotti con l’alimentazione e come questa relazione possa giocare un ruolo importante nell'aumento e nella perdita di peso; discorso che è molto più generale rispetto al concentrarsi sul solo consumo di carboidrati durante il pasto serale. Ciò che è invece importante - evidenziano - è non consumare a tarda sera pasti troppo abbondanti, soprattutto ricchi in grassi poiché l’energia in eccesso acquisita prima di andare a letto viene più difficilmente bruciata ed ha maggiori probabilità di essere accumulata sotto forma di grasso corporeo».

«L'opinione comune, diffusa soprattutto tra gli sportivi, di non assumere carboidrati a cena - spiegano ancora gli esperti Iss - nasce principalmente dall’errata convinzione che se assunti prima di andare a dormire e in assenza di grosse attività fisiche, questi aumentino le probabilità di essere trasformati in grasso. E' bene sottolineare che il consumo energetico durante il sonno non è poi così diverso da quello di un'attività mattiniera sedentaria, come lo stare seduti a una scrivania davanti a un computer. Anzi, per chi la notte ha difficoltà a dormire, una cena a base di carboidrati - rilevano - sembra possa favorire il riposo notturno, stimolando la produzione di serotonina (l’ormone del benessere) utile per andare a dormire più rilassati e sazi, ma in realtà, i carboidrati non fanno necessariamente ingrassare e questo non cambia in base al momento in cui vengono consumati: si ingrassa principalmente per un eccesso di calorie introdotte e per una errata distribuzione di nutrienti rispetto al fabbisogno dell’organismo. Se si mangia più del necessario, l’aumento di grasso corporeo è indipendente dalla composizione della dieta: a contare sono, infatti, le calorie totali. Allo stesso modo, una corretta quantità di calorie calcolata sul fabbisogno energetico personale e distribuita nelle giuste percentuali di nutrienti, non determina un aumento di peso, indipendentemente dal momento in cui vengono consumati alcuni alimenti rispetto ad altri».

La quantità di carboidrati da assumere ogni giorno varia da persona a persona; generalmente, dovrebbe ammontare circa al 45-60% delle calorie giornaliere assunte ed è sicuramente importante non eccedere. «Inoltre, pane e pasta, specialmente se integrali, contenendo fibra favoriscono il transito intestinale e proteggono dallo sviluppo dei tumori del colon. In conclusione, in un'alimentazione equilibrata il 60% circa delle calorie quotidiane dovrebbe provenire dai carboidrati ed almeno i 3/4 dovrebbero essere assunti sotto forma di carboidrati complessi», concludono.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Dicembre 2018, 09:29
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