Casa Lerario, cucina gourmet e orto bio.
Specialità d'autore nella tenuta country

Casa Lerario, cucina gourmet e orto bio. Specialità d'autore nella tenuta country

di Stefano Prestisimone
MELIZZANO - Prima era l’ex residenza della famiglia Lerario, ora è una tenuta country, una farmhouse con stanze arricchite da biblioteche, camini, pezzi d’antiquariato e da un orto ricchissimo che fornisce tutte le materie prime del ristorante. Ed è da qui, da Casa Lerario a Melizzano, che è partita l’idea di due appuntamenti tenuti nel 2015, “Orto X quattro” e “Orto d’autore”, cicli di degustazioni firmato dai giornalisti enogastronomici Laura Gambacorta e Giampiero Prozzo, che hanno visto protagonisti grandi chef campani. La prima tranche ha visto coinvolti Peppe Guida, stellato dell'Osteria Nonna Rosa di Vico Equense, Mirko Balzano (chef consulente senza ristorante di riferimento), Eduardo Estatico del ristorante del JK Place di Capri e Cristian Torsiello, da pochi giorni stella Michelin, dell'Osteria Arbustico di Valva, ed era incentrato sui prodotti dell'orto di Casa Lerario che venivano interpretati da chef di livello. Il tutto con i vini della Fattoria La rivolta di Torrecuso. Il secondo ciclo, invece, all'impiego dei prodotti dell'orto di Casa Lerario ha abbinato l'utilizzo di prodotti della zona di provenienza degli chef coinvolti. Il primo è stato il calabrese Luca Abbruzzino di Catanzaro, poi Mimmo Alba, siciliano di origine ma ai comandi del ristorante di Napoli “Cantina San Teodoro”. Poi Il pugliese Angelo Sabatelli di Monopoli e per ultimo Christoph Bob, tedesco del ristorante “Monastero Santa Rosa” in costiera amalfitana. Con i vini della Cantina del Taburno. Tutto ciò per valorizzare i prodotti dell’orto, quasi una sfida ideale a chi ha minato con gli scarichi di materiali tossici una fetta del tesoro agricolo campano nella zona della Terra dei Fuochi che un tempo era un capolavoro della natura.
Ultimo aggiornamento: Domenica 13 Dicembre 2015, 10:17
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