9 italiani su 10 si scoprono verdi a tavola:
"La verdura? Non chiamatela più contorno"

9 italiani su 10 si scoprono verdi a tavola: ​"La verdura? Non chiamatela più contorno"
ROMA - Passione dei nostri connazionali per le verdure. Amate dal 91% degli italiani, soprattutto giovani che guidano la riscossa dei consumi: 6 su 10 li hanno aumentati nell’ultimo decennio. Un cambiamento che riguarda anche l’approccio al mondo dei vegetali: oggi li mangiamo non solo perché fanno bene (73%) ma perché sono buoni (67%). E’ boom di consensi per le verdure conservate: nemiche dello spreco e gustose, sono le preferite del 22% degli italiani. E` quanto emerge da una ricerca commissionata dalla Saclà alla Doxa.

La parola d’ordine è: non chiamatele più un “contorno”. Oggi le verdure hanno scalato posizioni su posizioni nella centralità del menu’ del Belpaese e rappresentano il piatto principale per il 64% degli italiani. Numeri alla mano, si contano oggi quasi 50 milioni di italiani che amano le verdure (91%) e ben 7 su 10 le mangiano perché sono buone, svincolandole finalmente dalla logica “punitiva” di alimento da consumare solo “perché fa bene”, in cui sono state confinate per anni. Una vera e propria rivoluzione “gourmet”, guidata dai più giovani, il 58% dei quali ha aumentato il consumo di verdure negli ultimi 10 anni. E che riguarda anche un settore di grande tradizione del made in Italy come le verdure conservate: grazie ad un notevole miglioramento della qualità dei prodotti offerti e a un’innata natura “anti spreco” risultano essere le preferite da 2 italiani su 10. Oggi, ben 22 milioni di italiani (43%) dichiarano di consumare più verdure rispetto a 10 anni fa. Mentre il 49% le consuma in egual misura e solo e solo l’8% ha diminuito il consumo.



Gli italiani mangiano verdura in media una volta al giorno e un 20% dei nostri connazionali le mangia addirittura più di 10 volte a settimana. In generale le donne (7,2 volte a settimana) consumano verdure più spesso degli uomini (6). Nord vero e proprio caposaldo del consumo di verdura al Nord (7,5 volte a settimane) mentre al Sud Italia le porzioni settimanali scendono di parecchio (5,3 volte). Nella media al Centro Italia (6,9). E in generale gli italiani di verdura ne consumerebbero anche di più… se non fosse per alcune barriere: in primis che ci vuole troppo tempo per prepararle (28%), poi perché la verdura non piace a tutti in famiglia (19%), a seguire la scarsa creatività nell’ideare ricette (14%) e solo per ultimo il fatto che non piacciano (7%). Oggi 1 italiano su 2 (52%) dichiara di essere costretto a gettare nella spazzatura le verdure che acquista. L’85% delle verdure che si sprecano sono quelle fresche, mentre sono solo il 9% quelle conservate e il 6% di quelle surgelate. Cresce il gradimento dei nostri connazionali per le verdure conservate.



Oggi, ci dice la ricerca, 11,5 milioni di fan e un trend positivo nei consumi negli ultimi 10 anni (+5%). Il segreto di questo fenomeno? La metà degli italiani (52%) pensano che la qualità dei prodotti sia migliorata mentre per il 23% è rimasta stabile ed è peggiorata solo per il 9% degli italiani. Al top nell’apprezzamento olive (38%), carciofini (35%), e funghi (30%) veri e propri caposaldi della nostra tradizione.



In particolare tra i plus riconosciuti ad una verdura conservata ci sono la varietà offerta dalle aziende (63%), l’alto contenuto di servizio (49%) e il miglioramento del gusto (35%). I tre cardini su cui poggiano le aspettative dei consumatori nei confronti di una verdura conservata sono che sia sicura (57%), buona e gustosa (50%) e salutare (49%). La passione per le verdure, in Italia, non è, per così dire, figlia di scelte di vita “estreme” o “ideologiche”: il consumo di verdure è considerato da 9 italiani su 10 (89%) importante per la propria alimentazione ma non a scapito di altri cibi. Vegani e vegetariani sono il 5% (1% i primi, 4% i secondi) della popolazione.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Aprile 2015, 18:11
© RIPRODUZIONE RISERVATA