Quattro diversi tipi di quarantena e la didattica a distanza in modalità mista, che arriva anche alle scuole medie. Così gli istituti si preparano a tornare in presenza, studiando tutte le diverse possibilità di procedure nel caso in cui ci dovesse essere una persona positiva all’interno della scuola. A fare la differenza con lo scorso anno sarà il vaccino che ha raggiunto oltre il 90% del personale scolastico e sta coinvolgendo anche gli studenti più grandi, dai 12 anni in su quindi dalla seconda media in poi. Uno strumento che avrà i suoi effetti non solo nel mettere i vaccinati al riparo dalla forma grave della malattia ma anche in termini organizzativi.
Scuola, dal Green pass a orari e ingressi scaglionati: tutte le regole per il ritorno in aula
Quarantena, le regole
La quarantena infatti, per un contatto con un positivo, può durare anche solo 7 giorni: il termine del periodo di sicurezza, a cui deve necessariamente seguire un tampone, è stato infatti abbassato da 10 a 7 giorni per i soggetti vaccinati che quindi, finita la settimana di quarantena, tornano a scuola con un test molecolare dall’esito negativo. Resta ovviamente a 10 giorni la quarantena per le persone non vaccinate che effettueranno il test tra il decimo e il 14esimo giorno dall’ultimo contatto con il caso positivo. Che effetto ci sarà sull’organizzazione scolastica? «I docenti, per la maggior parte vaccinati, faranno quarantene di 7 giorni – spiega Valeria Sentili, preside dell’istituto comprensivo Francesca Morvillo di Roma – mentre tra gli studenti, dalla seconda media in poi, ci saranno i ragazzi vaccinati che torneranno in presenza dopo 7 giorni e ragazzi che potranno tornare solo dopo 10 giorni. Quindi la didattica a distanza, attivata per le classi in quarantena, dopo 7 giorni diventerà mista con ragazzi in presenza e ragazzi a distanza». Si torna insomma a quella modalità di Dad mista che ha caratterizzato le lezioni dello scorso anno nelle classi di scuola superiore, dove la presenza era contingentata con una percentuale di volta in volta diversa e i disagi non sono mancati. Soprattutto quando il docente doveva collegarsi dalla scuola, in presenza, e la connessione non era efficace. «Lo scorso anno - continua la dirigente Sentili - negli istituti comprensivi abbiamo avuto moltissime quarantene, a cominciare dalla scuola dell’infanzia fino alle classi di scuola media. Alla Morvillo ci sono 1500 alunni, ci sono anche fratelli tra una classe all’altra quindi le quarantene sono state numerose».
Scuola, la fuga dei prof no vax: «Chiedono tutti il congedo», l'allarme dei presidi
Variante Delta
Quest’anno potrebbero essere ancora di più visto che la variante Delta raggiunge i giovani più di quanto accadeva con il Covid un anno fa.
Scuola, controlli Covid a campione nel Lazio: 18 mila test su studenti di primarie e secondarie
L’aula Covid
Anche quest’anno ci sarà, in tutti gli edifici scolastici, l’aula Covid per isolare un sospetto caso positivo: se durante la mattinata uno studente o un docente si sente male, manifestando sintomi sospetti come febbre o raffreddore, viene portato in uno spazio dedicato e mandato a casa quanto prima. Per i minori devono essere contattati i genitori. E rientrerà solo con un certificato medico, se invece risulta positivo viene attivata la quarantena per i contatti stretti. Compagni di classe compresi.
Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Agosto 2021, 10:52
© RIPRODUZIONE RISERVATA