Vanessa Ballan, il killer Bujar Fandaj torna libero? Le avvocate chiedono la scarcerazione: «Falle nell'accusa»

Domenica 31 Dicembre 2023, 10:53 - Ultimo aggiornamento: 16:13

La difesa

Il giudice Carlo Colombo che ha convalidato il fermo del 41enne, disponendo che venisse rinchiuso nel carcere di Santa Bona a Treviso, aveva indicato nelle motivazioni della custodia cautelare non solo il pericolo di fuga ma anche quello dell’inquinamento probatorio e della possibile reiterazione del reato ai danni di altre donne alla luce di quella che è stata definita «gelosia patologica».

Tra gli elementi in mano alla Procura, c’era però anche la telefonata che Bujar aveva effettuato al 112, presa come se fosse una sorta di confessione. «Il nostro assistito è molto provato - avevano riferito al termine dell’interrogatorio di convalida, nel quale il 41enne si era avvalso della facoltà di non rispondere, le avvocate Chiara Mazzocato e Daria Bissoli - Non riesce a dormire né a mangiare. È veramente difficile instaurare una comunicazione con lui in questo momento».

Le due legali, però, si erano spinte anche oltre, parlando anche di quella telefonata ai carabinieri in cui Bujar prospettava di costituirsi il giorno seguente: «La Procura di Treviso ha espresso le proprie posizioni - avevano ribattuto le due legali - ma ci sono moltissimi elementi ancora da chiarire. Le indagini sono tuttora in corso e non tutto nella narrazione emersa in questi giorni corrisponde al vero». Un chiaro riferimento proprio al valore confessorio della chiamata al 112 fatta dal killer stesso quel martedì sera, verso le 21, un paio d’ore prima di essere acciuffato dai militari dell’Arma per le accuse di omicidio pluriaggravato (contestata anche la premeditazione), violazione di domicilio pluriaggravato e porto abusivo di armi e oggetti atti a offendere (due coltelli da cucina con lama da 20 centimetri, di cui uno usato per pugnalare la giovane mamma incinta del secondo figlio).

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