Stupro di Palermo, confermato il carcere a due dei sette ragazzi coinvolti. Minorenne confessa ed esce, la Procura: «Deve restare in cella»

Lunedì 21 Agosto 2023, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 22 Agosto, 16:02

Manifestazione per la vittima

Intanto Palermo, ancora sotto choc per una vicenda che ha suscitato rabbia e sconcerto, si mobilita. Ieri sera si è svolto un corteo per le strade del centro storico della città. Quelle stesse percorse dalla vittima insieme ai suoi aguzzini, tra l'indifferenza delle persone che assistevano alla scena. «Ho provato a chiedere aiuto - ha raccontato la ragazza ai carabinieri - . Nessuno è venuto in soccorso».

La manifestazione, alla quale hanno preso parte centinaia di persone, è stata promossa con un tam tam sui social dall'associazione «Non una di meno». «Era importante vedersi, riconoscersi fra alleati e alleate contro un sistema violento e patriarcale, discutere l'accaduto e farsi sentire!» spiegano gli organizzatori. Il corteo per esprimere solidarietà «alla giovane donna stuprata e a tutte coloro subiscono quotidianamente violenza di genere» è stato contrassegnato da striscioni e slogan come «Ti rissi no! (ti ho detto di no, ndr)», «L'indifferenza è complicità», e ancora «Lo stupratore non è malato è figlio sano del patriarcato».

«È stato un momento - sottolineano le promotrici della manifestazione - in cui ci siamo riconosciute come sorelle e ci siamo riappropriate delle strade e della città senza paura alcuna per dire che siamo libere di viverci come vogliamo e che respingiamo qualsiasi forma di militarizzazione dello spazio pubblico. Non importa quanto e cosa si è bevuto, cosa indossiamo, dove andiamo, a che ora ci muoviamo per le vie della città, che atteggiamenti abbiamo. Il sesso senza consenso è stupro».

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