Strage di Palermo, Giovanni Barreca: «Non mi pento. Mia moglie e i miei figli vinti dal diavolo». Il legale chiederà la perizia psichiatrica

Mercoledì 21 Febbraio 2024, 16:07 - Ultimo aggiornamento: 17:25

Cosa hanno detto i coniugi

«Ho incontrato i miei assistiti. Mi hanno fornito degli spunti investigativi e si deve ancora cercare di capire a fondo la vicenda. Respingono le accuse comunque». È quanto ha affermato l'avvocato Marco Rocca appena uscito dal carcere Pagliarelli di Palermo dove ha incontrato Fina e Carandente.

«Sono sconvolti tutti e due, molto provati da questa situazione come ovvio che sia», ha aggiunto. Al loro legale, subentrato ai primi nominati, i due hanno riferito di aver frequentato la casa di Barreca per amicizia. «Erano persone che si conoscevano – ha aggiunto l'avvocato –. Si sono conosciuti sui social». La coppia ha ammesso di essere stata nella villetta. «Non sono andati lì per liberare la casa dai demoni. Sono andati lì per un rapporto di amicizia. Al momento non posso dire altro anche per rispetto del lavoro che stanno facendo gli inquirenti», ha spiegato. I due indagati avrebbero detto che nella versione della 17enne che avrebbe partecipato alla strage ci sarebbero delle contraddizioni.

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