Il crostino burro e alici? Fatelo con il pandoro. Soprattutto se è di qualità e, terminate le Feste, ve lo ritrovate nella dispensa ancora integro. Con un pizzico di fantasia, infatti, è possibile reinventare i dolci natalizi della tradizione usciti indenni dalle tavole che hanno riunito pantagruelici commensali, ripensandoli come ingredienti di golose ricette, senza che sia richiesta nessuna grande dote in cucina. Un escamotage ideale in ottica anti-spreco, per chi si trova sommerso da questi prodotti avanzati. Se poi si tratta di lievitati artigianali, quelli che hanno un ciclo di vita breve (massimo 25 giorni di durata), materie prime di qualità e un costo non inferiore ai 30 euro, sarebbe davvero un peccato cestinarli.
I modi migliori per riusare i protagonisti del fine pasto di questo periodo dell’anno sono: creare un dolce nuovo, magari ripensando panettone e torrone, oppure dare vita a delle proposte salate, osando degli accostamenti che funzionano bene, nonostante non ci si abbia mai pensato prima. Come dei crostini o dei sandwich gourmet, bocconi invitanti e originali, anche in versione “veg friendly”, realizzati con delle fette di pandoro rianimate al forno o in padella, per conferire la giusta doratura e un tocco croccante irresistibile, poi unito a sapori che divertono il palato.