Pompei, panificio-prigione spunta nei nuovi scavi: «È il lato più sconvolgente della schiavitù antica»

Venerdì 8 Dicembre 2023, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 11:01

La «bruta violenza» della schiavitù antica

Le indagini hanno restituito una casa in corso di ristrutturazione. Come si legge sul Portale Ufficiale del Parco Archeologico di Pompei, quella rinvenuta è un’abitazione suddivisa in un settore residenziale decorato con raffinati affreschi di IV stile, e un quartiere produttivo destinato in questo caso alla panificazione. Come rivelato nei mesi scorsi sono emerse tre vittime, a riprova che la dimora fosse tutt’altro che disabitata.

Come fa notare il Direttore Gabriel Zuchtriegel, in un articolo scientifico a più mani pubblicato sull’E-Journal degli scavi di Pompei: «Si tratta, in altre parole, di uno spazio in cui dobbiamo immaginare la presenza di persone di status servile di cui il proprietario sentiva il bisogno di limitare la libertà di movimento. È il lato più sconvolgente della schiavitù antica, quello privo di rapporti di fiducia e promesse di manomissione, dove ci si riduceva alla bruta violenza, impressione che è pienamente confermata dalla chiusura delle poche finestre con grate di ferro»

© RIPRODUZIONE RISERVATA