Cosa era successo
Il piccolo era arrivato all'ospedale di Salerno con la febbre a 38, avvolto in uno stato di torpore e con sintomi di setticemia. La Tac a cui viene sottoposto fa emergere una sepsi riconducibile a meningite che viene trattata in prima istanza con l'uso di antibiotici.
Contestualmente i medici – gli stessi che lo hanno visto nascere tre mesi fa in quell'ospedale – lo sottopongono ad analisi delle urine da cui emerge la presenza di cocaina. Il piccolo viene stabilizzato. Successivamente l'aggravarsi delle condizioni ne impone il trasferimento in una struttura pediatrica specializzata a Napoli.