Strage di Bologna, De Angelis: «Mambro e Fioravanti innocenti». Infuria la polemica, poi insiste: «Io sul rogo come Giordano Bruno»

Domenica 6 Agosto 2023, 07:40 - Ultimo aggiornamento: 09:04

La polemica

Solo tre giorni fa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel 43esimo anniversario dell'attentato del 2 agosto 1980 che conta 85 vittime e 200 feriti, ha sottolineato nel messaggio alla città che «la matrice neofascista della strage è stata accertata nei processi e sono venute alla luce coperture e ignobili depistaggi». «Che non c'entrano Fioravanti, Mambro e Ciavardini», prosegue de Angelis, in realtà «lo sanno tutti: giornalisti, magistrati e 'cariche istituzionalì; e se io dico la verità, loro, ahimè, mentono. Ma come i martiri cristiani io non accetterò mai di rinnegare la verità per salvarmi dai leoni. Posso dimostrare a chiunque abbia un'intelligenza media e un minimo di onestà intellettuale che Fioravanti, Mambro e Ciavardini non c'entrano nulla con la strage. Dire chi è responsabile non spetta a me, anche se ritengo di avere le idee chiarissime in merito nonché su chi, da più di 40 anni, sia responsabile dei depistaggi. Mi limito a dire che chi, ogni anno e con toni da crociata, grida al sacrilegio se qualcuno chiede approfondimenti sulla questione ha sicuramente qualcosa da nascondere».

© RIPRODUZIONE RISERVATA