La sanità, in Italia, è sempre più povera: cala di anno in anno, infatti, l’incidenza sul Pil della spesa destinata alla sanità e le Regioni, a rischio default, chiedono ora 4 miliardi in più. Da una tabella di previsione tecnica della Nadef, la nota di aggiornamento al Def, emerge infatti che in 5 anni, vale a dire tra il 2020 e il 2025, si passerà dal 7,4% al 6,2% del Pil. Si tratta di ben 1,2 punti percentuali in meno.
Sanità, i tagli in manovra
Dando uno sguardo al futuro, la situazione non andrà migliorando visto che nel 2036, con una crescita media annua del Pil di circa l’1%, la spesa pensionistica è stimata in aumento di 1,9 punti in più rispetto al 2024, quindi al 17,3%, a fronte di un aumento per la sanità di soli di 0,4 punti e di un calo di 0,3 punti della spesa destinata all’istruzione.
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