Spalletti, la carriera del nuovo ct: dalla provincia, passando per il caso Totti, fino allo scudetto di Napoli

Venerdì 18 Agosto 2023, 21:12 - Ultimo aggiornamento: 22:52
Spalletti, la carriera del nuovo ct: dalla provincia, passando per il caso Totti, fino allo scudetto di Napoli
di Niccolò Dainelli
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Luciano Spalletti è da poco il nuovo ct della Nazionale. Toccherà al tecnico toscano traghettare gli Azzurri al prossimo Europeo, da campioni in carica, e poi al Mondiale del 2026, dopo ben due edizioni di assenza, cosa mai accaduta nella storia della nostra nazionale di calcio.

Un cammino non semplice, ma che certamente non spaventa l'allenatore di Certaldo, in provincia di Firenze, che a 64 anni ha da poco conquistato il suo primo scudetto in Serie A con il Napoli in un'escalation che da anni lo vede protagonista del nostro calcio e non solo. Ripercorriamo insieme le tappe più importanti della carriera di Spalletti.

La carriera di Spalletti

Luciano Spalletti è partito dalla provincia, con ottimi risultati a Empoli e Udine. Ha maturato una lunga doppia esperienza con la Roma, scatenando le polemiche per il caso Francesco Totti, e ha allenato lo Zenit in Russia e l'Inter prima di approdare sulla panchina del Napoli vincendo lo scudetto della scorsa stagione.

Nato a Certaldo il 7 marzo 1959, Spalletti ha esordito da calciatore tra i dilettanti con il Castelfiorentino. Tra il 1985 e il 1993, nel ruolo di centrocampista, ha militato sempre tra Serie C1 e C2, con le maglie di Entella Bacezza, Spezia, Viareggio ed Empoli. Tappa finale per lo Spalletti giocatore, ma anche la tappa di inizio della sua lunga carriera da allenatore, iniziata proprio nelle giovanili dell'Empoli, a pochi chilometri da casa sua.

Il debutto a Empoli

Nel finale della stagione 1993-94 prende in mano la prima squadra in C1 e la salva ai play-out. Torna alla guida della prima squadra dell'Empoli nel 95-96: vince la Coppa Italia di Serie C e trascina la formazione toscana alla promozione in B.

L'anno dopo, da neo-promossa, l'Empoli conquista al primo colpo il salto in Serie A. Grazie alla doppia promozione in due anni viene confermato come allenatore anche nella massima categoria e salva gli empolesi. Un avvio sorprendente che, però, vivrà una battuta d'arresto.

Sampdoria e Venezia: le esperienze negative

Nel 1998-99 passa sulla panchina della Sampdoria. È una stagione travagliata, con un esonero a dicembre. Viene richiamato due mesi dopo ma non riesce a evitare la retrocessione.

La stagione dopo prende la guida del Venezia, anche qui con scarsi risultati e un nuovo precoce esonero. Segue una stagione di inattività e poi una nuova avventura di pochi mesi all'Udinese. Nel dicembre 2001 viene chiamato in corsa dall'Ancona in Serie B e porta la squadra a un ottimo ottavo posto.

Il miracolo a Udine

Nel 2002 viene richiamato all'Udinese dove inizia a ottenere ottimi risultati. In tre stagioni ottiene un sesto e un settimo posto che valgono una doppia qualificazione alla Coppa Uefa. Nel 2004-05 il quarto posto in campionato vale una storica qualificazione alla Champions League per i friulani. Una cavalcata che lo lancia nel calcio dei grandi e che convince la Roma a puntare forte su di lui.

L'approdo a Roma

Nell'estate del 2005 diventa l'allenatore della Roma. La prima stagione termina con un quinto posto (ma scala al secondo dopo le sentenze di Calciopoli) e una finale persa di Coppa Italia.

La stagione seguente i giallorossi arrivano di nuovo secondi in Serie A ed escono ai quarti di Champions dopo il 7-1 rimediato contro il Manchester United. Spalletti però ottiene il primo trofeo vincendo la Coppa Italia. Nella terza stagione alla guida della Roma, Spalletti porta la squadra a un nuovo secondo posto in campionato.

Arrivano però i trionfi in Supercoppa italiana e ancora in Coppa Italia. Invece in Champions il cammino si ferma nuovamente ai quarti, sempre con il Manchester United (dopo aver eliminato agli ottavi il Real Madrid). La stagione seguente è invece avara di successi e si chiude con un sesto posto in Serie A e l`uscita agli ottavi di Champions contro l'Arsenal.

Le vittorie in Russia

All'inizio della stagione 2009-2010 Spalletti si dimette e lascia la Roma in polemica con la società. A dicembre pero' trova subito una nuova panchina: è quella dello Zenit San Pietroburgo. Nel 2010 vince Coppa di Russia e campionato. L'anno dopo conquista anche la Supercoppa di Russia e nel 2012 vince un secondo campionato. L`avventura russa termina nel marzo 2014 quando viene esonerato per un avvio di stagione deludente.

Il ritorno a Roma e il caso Totti

Nel gennaio 2016 Spalletti torna sulla panchina della Roma, subentrando a Rudi Garcia. Dopo una grande cavalcata porta la squadra al terzo posto. La stagione successiva inizia con l'eliminazione ai play-off di Champions.

Esce anche presto da Europa League e in semifinale in Coppa Italia. In campionato conclude al secondo posto nonostante il record di punti (87) in una stagione per la Roma. Lascia la Roma a maggio 2017 concludendo la sua seconda esperienza con i giallorossi. Un anno e mezzo segnato anche dagli attriti con il capitano Francesco Totti, che proprio nel 2017 lascia il calcio.

Amore prima, e odio poi. Quello tra Francesco Totti e Luciano Spalletti è stato un rapporto dai due volti. L'ex calciatore icona e simbolo della Roma, ha trovato inizialmente nel toscano un tecnico a lui congeniale, con il quale ha creato un feeling particolare dentro e fuori dal campo. Qualcosa poi però si è incrinato quando l'allenatore è tornato nella Capitale nella sua seconda esperienza in giallorosso. Retroscena, esclusioni, confronti durissimi negli spogliatoi e dichiarazioni al vetriolo hanno confermato che tra i due la rottura è diventata inevitabile, con Spalletti che a detta di Totti avrebbe contribuito a cacciarlo da "casa sua".

Un rapporto che, a distanza di così tanti anni, ancora non è stato ricucito, nonostante le parole di apertura da parte dei due diretti interessati negli ultimi anni... che l'approdo in Nazionale possa essere il giusto momento per la riconciliazione?

L'esperienza all'Inter

Dopo la seconda esperienza nella Capitale, Spalletti viene ingaggiato dall'Inter. Dopo un ottimo inizio, i nerazzurri terminano quarti in campionato grazie alla vittoria all'ultima giornata con la Lazio e tornano in Champions dopo 7 anni.

Anche nella stagione successiva la squadra cala in inverno e solo all'ultima giornata conquista un nuovo quarto posto. L'avventura in Europa va male e l'allenatore viene esonerato. E anche qui non mancano polemiche e confronti per il rapporto con l'allora ex capitano neroazzurro, Mauro Icardi, fino a quel momento idolo del tifo interista che verrà ceduto al Psg senza troppi rimpianti da parte del tecnico. Dopo il biennio all'Inter, Spalletti si prende un anno di pausa.

Lo scudetto di Napoli

A maggio 2021 viene annunciato il suo ingaggio al Napoli. La sua prima stagione con i partenopei si conclude con un terzo posto in campionato dopo un'ottima partenza. Si arriva così al'ultima e indimenticabile stagione magica che lo ha visto trionfare esprimendo (per lunghi tratti della stagione) il miglior calcio d'Europa.

Il cammino entusiasmante in Champions League viene interrotto dall'eliminazione ai quarti con il Milan. Ma in campionato il Napoli è una macchina perfetta e dopo la pausa invernale per i Mondiali in Qatar fa il vuoto in classifica andando a vincere il terzo scudetto della sua storia, il primo in Italia nella carriera di Spalletti.

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