«Italia in prima linea», approvata la missione navale Ue nel Mar Rosso guidata da Roma contro gli attacchi Houthi

Lunedì 19 Febbraio 2024, 12:10 - Ultimo aggiornamento: 12:23

Verso una difesa comune europea

«Un importante passo verso la difesa comune europea» ha ribadito Tajani. Quello della difesa comune è un progetto di lunga data ma rimasto nell'oblio. L'Ue nel tempo si è consolidata come un'unione prima economica e poi politica, mentre il discorso sulla politica militarie unitaria è sempre rimasto un tabù.

L'invasione russa dell'Ucraina aveva fatto risvegliare qualche animo, accendendo il dibattito sulla sicurezza europea. Negli ultimi giorni a rincarare la dose è stato Donald Trump: «Se uno Stato europeo che non paga mi chiedesse di aiutarlo direi di no. Anzi, inviterei la Russia a fare il diavolo che vuole».

Un Trump che se dovesse vincere le prossime elezioni farebbe con tutta probabilità esattamente quello che pensa. "America first" non solo sui migranti, la politica isolazionista trumpiana è nota e le possibilità che gli Stati uniti lascino scoperta l'Europa sul fronte est secondo gli analisti è tutt'altro che remota.

Ecco allora che ricomincia il dibattito sul famoso 2% del Pil alle forze armate. Con quel «se non mi pagate», infatti, Trump intendeva l'aumento dei fondi destinati dai paesi Nato alle proprie forze armate, che secondo lo statuto deve essere pari al 2% del proprio Pil, cifra mai raggiunta neanche dall'Italia.

La missione Ue si inserirebbe quindi in questo contesto, con la volontà dei più grandi paesi europei (Italia, Francia e Germania) di consolidare una difesa comune, imperativo che sarà primario nei dibattiti prima delle prossime elezioni europee.

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