Giulia Cecchettin, il papà al funerale: «La morte di mia figlia per salvare altre donne»

Lunedì 4 Dicembre 2023, 08:29 - Ultimo aggiornamento: 5 Dicembre, 12:41

Turetta incontra i genitori

Le paure diventano lacrime, scuse e abbracci: dopo tre settimane Filippo Turetta, in carcere a Verona per l'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin, riesce a stringere a sé i suoi genitori, mamma Elisabetta e papà Nicola. Ci hanno messo quattro giorni in più, l'incontro era già possibile mercoledì, per varcare - poco dopo le ore 12 - il cancello dell'istituto di Montorio, attraversare la soglia, sentire le sbarre che si richiudono alle proprie spalle e guardare negli occhi il "figlio perfetto". Dal primo giorno il giovane, 22 anni tra pochi giorni, chiede di incontrarli per chiedere perdono, per avere la certezza di non essere stato abbandonato anche da loro. Le parole vanno sullo sfondo quando lo sguardo familiare torna a incrociarsi in una stanza del carcere. Un'ora, la prima di tante altre, per provare a mettere ordine in un groviglio di emozioni, per fare i conti con un 'nuovo' Filippo, «ma pur sempre nostro figlio».

I genitori «lo hanno abbracciato. Abbiamo fatto in modo di tutelare la loro privacy, come si fa con ogni famiglia» spiega una fonte all'Adnkronos. «Posso solo dire che alla fine Filippo era sollevato, ha saputo di non essere stato abbandonato, di non essere solo». C'è l'abbraccio, gli occhi lucidi, ma in quella stanza aleggiano anche domande pesanti che tormentano un padre che nel tratteggiare il suo "bravo ragazzo" aveva immaginato un finale diverso, e una madre capace, nel suo appello alla stampa, solo di ipotizzare una fuga di coppia.

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