Giulia Cecchettin uccisa «con diverse coltellate a testa e collo». Il procuratore: «Filippo, costituisciti»

Sabato 18 Novembre 2023, 12:27 - Ultimo aggiornamento: 19 Novembre, 14:56

L'autopsia sul corpo di Giulia

«È chiaro che prima o poi verrà ritrovato, è molto meglio che nel suo interesse si consegni. Abbiamo avuto degli avvistamenti ancora in area montana dopo Cortina però questi aspetti ormai sono marginali». Lo ha detto ad Antenna 3 del Veneto il Procuratore della Repubblica di Venezia, Bruno Cherchi su Filippo Turetta, indagato per la morte di Giulia Cecchettin. «Ciò che ha cambiato l'impostazione dell'indagine - ha spiegato - è il ritrovamento del corpo; quindi adesso faremo tutti gli accertamenti del caso, sarà disposta un'autopsia per accertare esattamente le cause della morte e quindi quegli accertamenti che sono tutelati ed è in questo quadro che ritengo opportuno che ci sia una sua versione dei fatti». Quanto ai reperti trovati nel luogo dell'aggressione, Cherchi non entra nel merito. «Dobbiamo accertare se e a cosa sia servito - ha detto riferendosi al ritrovamento di nastro adesivo - è stato trovato per terra vicino a dove c'era il sangue ma potrebbe essere del tutto non collegabile alle nostre indagini». «È necessario che si facciano gli accertamenti con il Dna - ha spiegato Cherchi - per vedere la compatibilità. Bisogna avere la pazienza di accertare esattamente come sono andati i fatti e quindi anche le modalità del posizionamento della ragazza nell'auto». Anche perché finora tutte le attività «erano dirette alla ricerca, perché si pensava e si sperava che i ragazzi fossero insieme e fossero vivi seppur con un certo coartamento nel trasferimento e nella fuga». Ma ora, aggiunge il procuratore, «le cose sono cambiate e quindi anche l'ottica con cui si guardano tutti gli elementi è cambiata. Su questi particolari è necessario vedere con calma le immagini, che non è che non siano state viste. Ma adesso ripercorreremo tutti gli elementi con i tecnici, medici legali e Carabinieri dei Ris, che faranno gli accertamenti e in non molto tempo si potrà avere un quadro se non definitivo, più completo».

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