La Panda di Giovanna Pedretti sempre sotto sequestro
Per quella recensione da cui tutto è partito, Giovanna Pedretti era stata anche sentita nell'ufficio di polizia giudiziaria, dove si ipotizzava il reato di istigazione all'odio, ma ora la Procura sta cercando di ricostruire tutto quello che è successo fino a quando è stata trovata morta sulla sponda del Lambro. Il procuratore della Repubblica di Lodi Maurizio Romanelli ha deciso di non dissequestrare la Panda a bordo della quale Giovanna sarebbe arrivata sola: su quel veicolo, trovato pieno di sangue, sono in corso indagini approfondite dei carabinieri del Comando provinciale di Lodi mentre il fascicolo in Procura è stato aperto, per ora, senza ipotesi di reato nè indagati. Familiari e amici saranno sentiti presto come testimoni ed è già certo che chiederanno conto di come è stata trattata la loro cara a livello mediatico, convinti che Giovanna non avesse alcun motivo per togliersi la vita prima della tempesta social degli ultimi giorni