Filippo Turetta dov'è, spunta il video dal benzinaio: «Banconote sporche di sangue». Le ricerche per kit di sopravvivenza e il nastro adesivo

Domenica 19 Novembre 2023, 09:50 - Ultimo aggiornamento: 10:37

La latitanza

Niente vestiti con sé, né un secondo cellulare con un’altra sim, neppure una carta di credito: i mezzi di Filippo Turetta, indagato per la morte dell’ex fidanzata Giulia Cecchetin, trovata senza vita vicino il Lago di Barcis, in provincia di Pordenone, sarebbero limitati secondo quanto riferisce l’avvocato della famiglia Emanuele Compagno in contatto costante con i genitori del 22enne. «Non sappiamo dove è, in che modo si sta muovendo, con che soldi stia pagando la sua latitanza», spiega l’avvocato che conferma che, da quanto a lui noto, non è stata trovata ancora la Punto, l’auto di colore nero su cui Giulia - dopo essere stata colpita - è stata caricata a forza per l’ultimo viaggio. Dal legale e dalla famiglia del giovane ancora una volta l’appello a Filippo di “tornare a casa”.

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