Filippo Turetta, seminfermità per ridurre la pena? Lui: «Non so cosa mi è scattato». La famiglia di Giulia: «Pazzo? Vedrà i nostri periti»

Mercoledì 29 Novembre 2023, 08:47 - Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 16:51

Il buco nei ricordi

In più, nelle parole di Turetta c'è pure quell'accenno alla "ricostruzione" nella "memoria" che fa pensare che il ragazzo, anche sulla base di un'interlocuzione tra il pm e il legale, possa decidere nei prossimi giorni, quando sarà pronto, di raccontare alla Procura ciò che è successo esattamente l'11 novembre tra Vigonovo e Fossò e poi ancora lungo la strada verso il lago di Barcis, zona in cui ha abbandonato il cadavere ritrovato una settimana dopo.

Lo stesso giorno in cui si è conclusa la sua fuga a centinaia di chilometri di distanza. Sono diversi i fronti da approfondire, dalla sospetta premeditazione fino agli oggetti, come un libro per l'infanzia, lasciati vicino al corpo della studentessa. Lo faranno le indagini, se Turetta non vorrà prima spiegare per filo e per segno come sono andate le cose. Sulle coltellate, almeno una ventina in tutto, e sulle altre ferite, una anche alla testa, forse causata dalla spinta che l'ha fatta cadere su un marciapiede, potrà dare risposte l'autopsia fissata per l'1 dicembre.

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