Chiara Ferragni gate
Dal Pandoro alle uova di Pasqua, fino al dietrofront dei brand Safilo, Coca-Cola. Senza dimenticare gli scandoli della bambola Trudy e dei biscotti Oreo. Queste ultime settimane per Chiara Ferragni potrebbero essere definite come il periodo più buio per la sua carriera. Per arginare la crisi in atto e risollevare la sua immagine, l’imprenditrice digitale si è affidata a una task force composta dall’agenzia di comunicazione Community e dagli studi legali Gianni & Origoni (in capo agli aspetti legali, societari e civilistici della vicenda del Pandoro Balocco) e Marcello Bana (in capo agli aspetti penali).
Non c’è solo un problema legato ai brand. L’obiettivo comune della task force è certamente quello di salvare i contratti di Ferragni con i marchi nazionali e internazionali ma anche quello di porre un freno all’emorragia di followers che l’influencer milanese sta subendo in questo periodo (100mila in meno in una sola settimana).
Ed è proprio uno dei motivi, quest’ultimo, per cui l’imprenditrice digitale si è rivolta all’agenzia di comunicazione Community, guidata dal Ceo Auro Palomba¸ società che ha un expertise nel settore da oltre vent’anni e che tra i suoi clienti, nel particolare di quelli assistiti durante crisi, troviamo, tra gli altri, Juventus, Parmalat, Ilva, Barilla, Cirio, San Raffaele e Standard & Poor’s.