Bollette, contributo extra per la luce: cresce con il numero dei figli. Scontrini e bonus mutui, ecco il dl Energia

Lunedì 25 Settembre 2023, 17:03 - Ultimo aggiornamento: 19:16

Scontrini

Le violazioni su scontrini, fatture o ricevute fiscali potranno essere regolarizzate con il ravvedimento operoso. Lo prevede una nuova bozza del decreto energia atteso oggi in cdm. I contribuenti che dal primo gennaio 2022 al 30 giugno 2023 abbiano commesso una o più violazioni degli obblighi in materia di certificazione dei corrispettivi potranno rimuoverle mediante il ravvedimento operoso, il cui perfezionamento deve avvenire entro il 15 dicembre 2023. Le violazioni possono essere constatate fino al 31 ottobre 2023 e non devono essere state già oggetto di contestazione entro il perfezionamento del ravvedimento. Il ravvedimento operoso prevede che gli errori, le omissioni e i versamenti carenti possano essere regolarizzati eseguendo spontaneamente il pagamento dell'imposta dovuta, degli interessi e della sanzione in misura ridotta. La riduzione della sanzione è pari a: 1/10 di quella ordinaria nei casi di mancato pagamento del tributo o di un acconto, se eseguito entro 30 giorni dalla data di scadenza; 1/9 del minimo se la regolarizzazione avviene entro il novantesimo giorno successivo al termine; 1/8 del minimo se la regolarizzazione avviene entro un anno dall'omissione o dall'errore; 1/7 del minimo se la regolarizzazione entro due anni dall'omissione o dall'errore; 1/6 del minimo se oltre due anni dall'omissione o dall'errore; 1/5 del minimo se la regolarizzazione avviene dopo la constatazione della violazione, eccetto i casi di mancata emissione di ricevute fiscali, scontrini fiscali; 1/10 del minimo di quella prevista per l'omissione della presentazione della dichiarazione, se questa viene presentata con ritardo non superiore a novanta giorni, oppure a 1/10 del minimo di quella prevista per l'omessa presentazione della dichiarazione periodica prescritta in materia di imposta sul valore aggiunto, se questa viene presentata con ritardo non superiore a trenta giorni. La 'sanatorià prevista nella precedente bozza del decreto prevedeva invece la possibilità di mettersi in regola pagando entro il 15 dicembre un diciottesimo del minimo edittale delle sanzioni previste, comunque a partire da 2mila euro.

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