Caldo, nuovi protocolli per le aziende: «Proteggere la salute dei lavoratori». Cosa cambia e a chi sarà rivolto

Lunedì 24 Luglio 2023, 16:01 - Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 16:18

Il nuovo protocollo

I datori di lavoro, si legge nella bozza, scrive l'Adnkronos, «unitamente alle possibilità di ricorrere al lavoro agile o da remoto, e agli ammortizzatori sociali previsti dal decreto legislativo 81», sono chiamati ad «adeguare gli attuali modelli organizzativi alle esigenze di contenimento dei rischi derivanti dall'esposizione ad alte temperature, a quelle percepite tali, e a ondate di calore».

Una revisione dei piani di lavoro «per eliminare o, quando non possibile, ridurre l'esposizione diretta dei lavoratori alle alte temperature o percepite tali» che prevede: la «riprogrammazione in giorni con condizioni meteo-climatiche più favorevoli le attività non prioritarie e da svolgersi all'aperto; la pianificazione delle attività che richiedono un maggior sforzo fisico durante i momenti più freschi della giornata; l'alternanza dei turni; interruzione del lavoro in casi estremi quando il rischio è molto alto; variazione di inizio lavori».

La riorganizzazione si baserà sulla valutazione di una serie di rischi legati all'attività lavorativa: colpo di sole, crampi da calore, esaurimento da calore, colpo di calore soprattutto per lavoratori over 65, per quelli con patologie croniche, per chi assuma particolari farmaci, per chi denuncia alterazione dei meccanismi fisiologici di termoregolazione, per le lavoratrici in gravidanza». Un protocollo che sarà declinato in singoli protocolli aziendali nei diversi contesti lavorativi con la partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali e del rappresentate dei lavoratori per la sicurezza e, quando non previste, quelle territoriali.

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