Contro l'aborto e l'utero in affitto
Nel libro il papa condanna le pratiche dell’aborto e dell’utero in affitto: ««Dobbiamo difendere sempre la vita umana, dal concepimento fino alla morte; non mi stancherò mai di dire che l’aborto è un omicidio, un atto criminale, non ci sono altre parole: significa scartare, eliminare una vita umana che non ha colpe». E si difende dalle accuse di complicità con la dittatura argentina: «È stata la vendetta di qualche sinistrino che invece sapeva quanto mi fossi opposto a quelle atrocità. L’8 novembre 2010 sono anche stato interrogato come persona informata dei fatti per il processo sui crimini commessi durante il regime. L’interrogatorio è durato quattro ore e dieci minuti: un fuoco di fila di domande… In seguito alcune persone mi hanno confidato che il governo argentino dell’epoca aveva provato in tutti i modi a mettermi il cappio intorno al collo, ma che alla fine non avevano trovato prove perché ero pulito».