Alessia Pifferi faccia a faccia con lo psichiatra: «Ha vissuto la maternità come obbligo, non come gratificazione»

Lunedì 4 Marzo 2024, 11:09 - Ultimo aggiornamento: 12:52

I colloqui con le psicologhe

Gelo, in aula, tra il pubblico ministero (unico rappresentante dell’accusa dopo la ‘frattura’ con la collega Rosaria Stagnaro) e l’avvocatessa Alessia Pontenani, che tutela gli interessi dell’imputata e ha chiesto ai giudici un rinvio per la discussione della perizia, anche lei indagata per falso. Il presidente Ilio Mannucci Pacini ha però deciso di sentire il perito Elevezio Pirfo, prima di decidere sull'istanza difensiva. «L’intervento delle due psicologhe a mio avviso non era appropriato» e anche il test di Wais «va letto in questa prospettiva» spiega lo psichiatra che ha firmato la relazione richiesta dai giudici della corte d’Assise. Per l’esperto, che sta testimoniando in aula, non è possibile stabilire se Diana Pifferi sia stata «influenzata» da un intervento, non consueto, delle due psicologhe: i colloqui non sono stati video registrati, «quindi non è possibile ricostruire il clima», né le risposte sarebbero state riportate in modo completo. «Non sono in grado di dire se c’è stato condizionamento, ma sì di apprendimento: certe risposte della Pifferi restituiscono la capacità di comprendere e riutilizzare le parole delle psicologhe».

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