Alessia Pifferi: «Le avevo lasciato due biberon di latte, pensavo bastassero. Mia figlia non è mai stata un peso, mi manca tanto»

Martedì 19 Settembre 2023, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 20 Settembre, 15:31

Due biberon di latte e due d'acqua

La piccola Diana è morta dopo essere stata lasciata sola in casa per sei giorni, ma non era la prima volta che veniva abbandonata dalla mamma. «Sì, l'ho lasciata sola. Pochissime volte, non ricordo quante. Andavo via e di solito l'indomani tornavo subito a casa. Le lasciavo due biberon di latte, due bottigliette di acqua e una di 'teuccio'. Ero preoccupata, avevo paura di molte cose, che riuscisse a bere il latte. Pensavo bastasse», ha detto Alessia Pifferi davanti alla Corte d'Assise di Milano. Al pm Francesco De Tommasi che le chiede se avesse inteso cosa poteva succedere se Diana fosse rimasta senza alimentazione, l'imputata replica: «Non ho idea di cosa potesse succedere se non mangiava, ma certo non una cosa così. In carcere le psicologhe mi hanno detto che un biberon non bastava per sopravvivere». «Non pensavo potesse succedere una cosa del genere, anche perché io non ho mai pensato di far fuori mia figlia», ha continuato.

La 37enne ha spiegato di averla già lasciata sola altre volte prima di quella fatale. «Quando rientravo di solito era tranquilla che giocava con i suoi giochini nel lettino. La lavavo, la cambiavo e le davo la pappa». Come ha spiegato Pifferi, in quelle occasioni andava in provincia di Bergamo dal compagno, con il quale aveva da tempo una relazione «tira e molla». Quando le è stato domandato come si comportasse solitamente con Diana, Pifferi ha risposto «la accudivo come una mamma accudisce normalmente un figlio. Le davo da mangiare, la lavavo e la cambiavo. Cose normali. Se stava male contattavo l'ospedale. La crescevo».

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