Si pensava che la strada iniziasse ad essere in discesa e invece nonostante l'allentamento delle restrizioni contro il Covid-19 partite il primo aprile scorso, sul fronte della scuola è ancora pieno caos. Perché se da una parte viene completamente a decadere l'obbligo di presentare il certificato di guarigione dal Covid-19 - e dunque né presidi né professori possono esigere ai fini della riammissione la certificazione del medico - rimane un problema per gli studenti che sono positivi ma asintomatici o paucisintomatici sull'attivazione della Dad. Molti di loro attualmente in una sorta di limbo. Come disposto nell'ultimo decreto del 24 marzo 2022 le scuole hanno ricevuto, per mano della Regione, le nuove indicazioni sulla gestione dei casi positivi.
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LA CIRCOLARE
«Gli alunni in isolamento per infezione da Sars-Cov-2 possono seguire l'attività scolastica nella modalità della didattica digitale integrata - si legge nella missiva recapitata a medici e Ufficio scolastico regionale - su richiesta delle famiglie o dell'alunno maggiorenne accompagnata da specifica certificazione medica attestante le condizioni di salute dell'alunno medesimo e la piena compatibilità delle stesse con la partecipazione alla didattica digitale integrata». Che vuole dire? «Che io preside - spiega Cristina Costarelli, a capo del liceo Scientifico Newton e presidente dell'AssoPresidi del Lazio - non posso attivare la Dad per l'alunno positivo fino a quando non ricevo il certificato del medico ma questo in molti casi, soprattutto se la richiesta delle famiglie arriva in coincidenza del weekend, tarda ad arrivare».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 6 Aprile 2022, 15:02
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