Dici viale Palmiro Togliatti a Roma e dici baracche e degrado. Ma non solo. Secondo molte denunce presentate e diversi precedenti, quell’area è una delle centrali – se non la principale – dello smaltimento illegale di rifiuti. Non solo gomme, materiali industriali, calcinacci. Ma anche olii esausti, prodotti chimici, sostanze pericolose. Un vero businness illegale, dove si mischiano nomadi e clan della criminalità organizzata, che prolifera da anni. Prima c’era il campo nomadi Casilino 900, ora sgomberato. Oggi l’incendio ha fatto emergere il cono d’ombra della città, dove è facile costruire baracche di fortuna. Tre sono quelle lambite dal rogo, che si trovano sul lato di Torre Spaccata e che hanno palesato un fatto: nonostante la chiusura definitiva del campo, i rom continuano a costruire i loro insediamenti.
I RISCHI
Per molto tempo è stato impossibile percorrere il parco di Centocelle proprio per la presenza delle baracche e di un traffico illecito dei rifiuti. Uno spazio verde, dunque, vissuto solo in parte dai residenti. Gli ingressi che usavano i nomadi erano su via Casilina o attraverso i sentieri che si aprivano, tra le reti di ferro, in via Papiria. Oggi, dietro gli autodemolitori andati a fuoco, si trovano ancora i resti di quelle tante vite nascoste agli occhi di tanti ma non di tutti: materassi, rifiuti ingombranti, persino le bombole di gas che tanto hanno preoccupato i soccorsi quando sono andati lì per spegnere le fiamme. Tra le collinette dell’area verde oggi c’è un pezzo della storia di Roma, di quando ha dovuto fare i conti con le sue tantissime fragilità.
I RITARDI
Sullo sfondo ci sono i tempi lunghissimi per il recupero del parco, da dove sono partite le fiamme dal grande incendio di sabato scorso. Un progetto di cui si parla da anni ma che viene sempre posticipato, bilancio dopo bilancio, ritardo dopo ritardo.
IL PIANO
Ora il Campidoglio vuole accelerare: a bilancio ci sono tre milioni e mezzo di euro per la bonifica e l’esecuzione di lavori che rendano usufruibili nuove porzioni di verde. Il piano comprende sia la bonifica dai rifiuti interrati dell’ex canale Mussolini, sul lato ovest del parco, che i lavori del secondo stralcio previsti da anni sull’area che confina con gli autodemolitori di viale Togliatti. Nell’elenco degli interventi previsti ci sono la piantumazione di alberi, la realizzazione di una rampa ciclo pedonale per l’accesso ai disabili, di nuovi viali per collegare la pista ciclabile a tutte le aree, di una nuova recinzione, di un impianto idraulico per l’irrigazione manuale e di un sistema di illuminazione. Si andrà in gara entro dicembre, secondo l’amministrazione capitolina, con l’obiettivo di eseguire i lavori nel 2023.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Luglio 2022, 09:32
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