Roma a mano armata, raffica di controlli: 306 diffide e 6 revoche del porto d’armi

Pistole, fucili troppo spesso lasciati incustoditi e preda di ladri che li rubano per poi immetterli nel mercato illegale

Capitale a mano armata, raffica di controlli: 306 diffide e 6 revoche del porto d’armi

di Karen Leonardi

Giro di vite sul possesso di armi in casa. Controlli serrati, perquisizioni e ispezioni capillari sul territorio di Roma e provincia da parte dei carabinieri nell’ambito di un’attività coordinata dal comando provinciale di Roma. Pistole, fucili troppo spesso lasciati incustoditi e preda di ladri che li rubano per poi immetterli nel mercato illegale: circa 1700 armi monitorate dai militari per verificare l'osservanza di prescrizioni in materia di detenzione. Quattro persone sono state denunciate, 6 segnalate al Prefetto di Roma per la revoca del porto d’armi, 306 diffidate a regolarizzare la certificazione medica di idoneità psicofisica e 18 armi da fuoco sequestrate. Un'articolata indagine che ha visto scendere in campo anche i militari di Ostia.

Una vera e propria task force e un piano strategico per la prevenzione di reati perpetrati con armi rubate. Recenti furti in abitazione, nel corso dei quali sono state sottratte anche delle armi detenute legalmente dai proprietari, e fatti di sangue avvenuti a Roma e provincia nei primi mesi del 2024, in particolare l’omicidio del quattordicenne ucciso a Montecompatri, hanno evidenziato quanto sia facile entrare in possesso di armi.

IL PREFETTO

A ciò si aggiunge anche il sequestro di pistole e munizioni alla criminalità. Da qui l’esigenza, auspicata anche dal Prefetto di Roma in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, di attuare maggiori verifiche sulle condizioni con cui le armi vengono conservate e protette. Nell’ultima settimana il Gruppo dei carabinieri di Frascati nelle aree a sud-est della Capitale (Frascati, Castel Gandolfo, Velletri, Colleferro,Tivoli, Subiaco, Palestrina e del litorale sud, tra Pomezia e Anzio) ha realizzato controlli specifici sulle modalità di custodia e porto delle armi da sparo e relativo munizionamento, sulla tenuta della relativa documentazione amministrativa e sul mantenimento dei requisiti soggettivi (morali, giudiziari, ecc.) richiesti per il possesso di armi.

LE REGOLE

In tutto sono state passate al setaccio oltre 4 mila armi.

Sull’onda dei controlli, alcuni cittadini si sono messi in regola, anche acquistando idonei armadi per la custodia, altri spontaneamente hanno deciso di disfarsi delle armi e delle munizioni, regalandole ad amici che hanno titolo per la detenzione oppure, come nel caso di 18 pistole, 60 fucili e quasi 873 munizioni, sono stati consegnati presso le stazioni dell’Arma per la successiva rottamazione. Tra le principali violazioni riscontrate ci sono la mancata o non aggiornata certificazione medica di idoneità psicofisica, di munizionamento in più rispetto al consentito, porto d’armi scaduto, omessa denuncia del trasferimento del luogo di custodia delle armi, cessione di armi senza la prevista autorizzazione e il possesso abusivo di armi.

LA PREVENZIONE

Ma è soprattutto alla prevenzione di atti di criminali, come l’uso da parte di ladri di pistole trovate in abitazioni private, che punta la campagna-sicurezza lanciata dall’Arma. L'attenzione del comando provinciale aveva portato nell’agosto del 2023 al rinvenimento di armi da fuoco, tra le quali un kalashnikov di fattura russa, all'interno di un furgone posteggiato in un parcheggio nei pressi i del lago di Castel Gandolfo. Il mezzo aveva una targa contraffatta e da accertamenti risultò essere restato rubato il mese prima. All'interno, nascosti in un borsone da palestra, vennero trovate tre pistole automatiche, una pistola a tamburo, due silenziatori, vari caricatori e circa 200 colpi pronti all'uso. L'arsenale fu poi inviato al Ris di Roma per gli esami dattiloscopici, balistici e biologici.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 1 Maggio 2024, 06:00
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