Le elezioni europee dell’8 e 9 giugno si avvicinano e parte la “caccia” a scrutatori e presidenti di seggio. Per i primi c’è tempo fino al 6 maggio per candidarsi, mentre per i presidenti di seggio il termine è più lungo: la scadenza infatti è fissata per il 4 giugno.
Una possibilità soprattutto per i cittadini che volessero arrotondare con un impiego “mordi e fuggi”: non a caso a fare domanda sono soprattutto studenti universitari, con i quali c’è anche una convenzione. Nei partiti invece scrutatori e soprattutto presidenti sono spesso mandati a “battagliare” di fronte ai casi-limite che puntualmente si verificano durante gli scrutini: dagli errori di ortografia nelle preferenze ai possibili segni di riconoscimento. Anche via social, con un Qr code con tutte le informazioni necessarie (accessibile dal sito del Comune), quest’anno il Campidoglio ha lanciato la sua campagna per candidarsi. D’altronde, di persone ne serviranno parecchie: a Roma Capitale ci sono 2.600 seggi ordinari, cui vanno aggiunti 110 seggi speciali (ad esempio, case di cura e carceri), un centinaio per la circoscrizione estero e un altro numero variabile (tra 5 e 20) riservato alla convenzione con gli studenti. Parliamo quindi di circa 17mila figure necessarie, considerando che per ogni seggio sono previsti un presidente, un segretario e quattro scrutatori, mentre bastano un presidente e due scrutatori nei seggi speciali.
INDENNITÀ E COMPITI
Gli onorari garantiti per i giorni del voto sono i seguenti: 138 euro per i presidenti dei seggi e 110,40 euro per gli scrutatori e i segretari.
Oltre ovviamente ai candidati, sono esclusi i dipendenti del ministero dell’Interno e coloro che appartengono (e sono ancora in servizio) alle Forze Armate in servizio. Insieme a loro non possono essere inclusi nell’albo neanche i segretari comunali i dipendenti degli uffici elettorali comunali.
Ultimo aggiornamento: Sabato 4 Maggio 2024, 07:23
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