Il sistema della banda di borseggiatrici incinte era collaudatissimo: le due ragazze al sesto mese di gravidanza erano le prime a entrare nell’ascensore, quindi i turisti con borse, valigie e infine le due complici. Lo spazio ridotto e un istante di distrazione delle vittime, tanto era sufficiente per essere scippati. Così quattro ragazze di etnia rom, tutte tra i 20 e i 25 anni e già mamme, hanno messo a segno colpi a raffica all’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Fino alla scorsa settimana quando gli agenti della Polaria le hanno individuate, fermate e denunciate. Gli investigatori hanno disegnato l’identikit delle quattro scippatrici grazie alle telecamere di videosorveglianza. Così gli agenti della Polaria hanno individuato le sospettate, raccolto tracce e hanno fatto scattare la trappola. Hanno dunque organizzato una serie di controlli con i poliziotti in borghese che si sono finti turisti.
IL BLITZ
Fino a quando sono state avvistate, ancora una volta, nello scalo romano pronte a entrare in azione. Le hanno seguite mentre si avvicinavano all’ascensore dei Terminal delle partenze così da coglierle in flagranza di reato. Hanno messo a segno il colpo, con le telecamere interne che hanno ripreso la dinamica dello scippo. E quando le porte dell’ascensore si sono aperte, ad aspettarle c’erano i poliziotti dello scalo romano.
LA BANDA
Gli agenti della Polaria hanno attribuito alle quattro ragazze, almeno dieci scippi avvenuti nell’ultimo mese al Leonardo da Vinci.
Nello specifico, gli investigatori stanno confrontando le denunce registrate nella stazione di polizia del Leonardo da Vinci negli ultimi due mesi. Stanno quindi confrontando quanto riferito dalle vittime con le immagini di video sorveglianza dell’area dello scalo vicino agli ascensori: prove quindi di ulteriori colpi messi a segno dalla banda di borseggiatrici incinte. «Le indagini sono tuttora in corso» confermano gli uomini della Polaria: «Abbiamo inoltre condiviso l’identikit delle denunciate con i diversi distretti della Capitale che stanno eseguendo, a loro volta, ulteriori accertamenti». Un’indagine quindi quella avviata dalla Polaria all’aeroporto Leonardo da Vinci, destinata ad allargarsi ancora.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Aprile 2024, 09:22
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