Roma, tornano a casa le gemelline siamesi algerine operate al Bambino Gesù
di Franca Giansoldati
Le bambine sono state sottoposte a una serie di accertamenti di base (radiografia del torace, valutazione broncopneumologica, esami del sangue) per avere un quadro finale della situazione clinica prima della dimissione e per aggiornare ladocumentazione da fornire alla famiglia in occasione della partenza, prevista per lunedì 14 maggio, per la loro città di origine, Oum El Bouaghi, nel nord-est dell’Algeria. Una volta a casa, le bambine potranno essere seguite in un centro medico a Madaura, a 100 km di distanza. «Dal giorno del nostro arrivo ad oggi sono cambiate tante cose», ha raccontato emozionato Athmane Mebarki, il papà delle bimbe algerine. «Ora le bambine si alzano addirittura in piedi da sole, sono aumentate di peso e stanno bene. Molto meglio rispetto a prima. Fino a poco tempo fa io e mia moglie proprio non immaginavamo cosa ci potesse riservare il futuro, ma ora è arrivato il momento di tornare a casa».
Alcune settimane dopo l’intervento di separazione le gemelline erano state trasferite nella sede del Bambino Gesù a Palidoro per seguire le sedute di fisioterapia e riabilitazione neuromotoria. Genitori e bambine sono stati ospitati a Casa Ronald, una delle strutture che accolgono le famiglie dei pazienti ricoverati presso l’Ospedale della Santa Sede. Le piccole, che oggi compiono 2 anni, ora muovono i primi passi epronunciano alcune parole in italiano (‘mamma’, ‘papà’, ‘ciao’, ‘acqua’). Il loro cammino riabilitativo, tuttavia, sarà piuttosto articolato: nei prossimi anni, infatti, dovranno essere sottoposte ad altri interventi correttivi.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Maggio 2018, 17:15
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