Roma, papà picchiato per aver difeso il figlio disabile: presi i baby bulli figli dei Casamonica
di Marco De Risi
La vittima, esasperato per le vessazioni subite dal figlio, fra l'altro portatore di handicap, si è fatto coraggio e in modo pacifico, addirittura tenendo per mano un altro figlio di tre anni, ha provato a parlare coi minori. Quest'ultimi non hanno neanche risposto o meglio hanno risposto alla loro maniera: uno di loro ha preso a calci in bocca l'uomo che è crollato a terra mentre cercava di proteggere il bambino piccolo che ha assistito alla scena. Gli investigatori, ieri mattina, hanno interrogato i minori e ricostruito la drammatiche fasi del pestaggio. È stato individuato il picchiatore, un Casamonica di 17 anni. «Vabbè che ho fatto di così grave? - ha detto strafottente il giovane agli inquirenti - Ho reagito in modo un pò scomposto ma non volevo fargli così male».
Il ragazzo è stato denunciato per lesioni gravi. Il Tribunale dei Minori non smetterà di seguire la sua posizione e, quindi, a un'iniziale denuncia potrebbe seguire l'arresto. Per ora, i suoi amici non devono rispondere di alcun reato: anche loro sono figli di nomadi ampiamente noti alle cronache per i reati di estorsione, usura, lesioni, tutti residenti in ville di lusso. Si è aperto anche un altro capitolo investigativo: delineare in modo preciso i soprusi al minore con un handicap mentale subiti dalla cricca. A breve la vittima sarà sentita da psicologi dal Tribunale dei Minori ed ascoltato in un'audizione protetta.
Intanto, esce fuori un particolare raccapricciante. I rampolli dei Casamonica in almeno un'occasione avrebbero costretto il minore ad inginocchiarsi davanti a loro in segno di totale sudditanza. Il padre, portiere in uno stabile, è ancora ricoverato in ospedale. L'uomo ha la frattura della mandibola in più parti a causa dei calci del giovanissimo Casamonica. Non solo ha anche un taglio profondo alla testa e dovrà sottoporsi ad un intervento maxillofacciale. Il Casamonica denunciato ha il padre in carcere e vive con la madre e con la nonna insieme ad altri del gruppo. Infine, c'è anche un altro comportamento del clan al vaglio degli investigatori. I nomadi spesso parcheggiano i loro fuoriserie con i motori accesi su entrambe le corsie di marcia davanti alle loro ville. E i residenti sono bloccati dai bolidi. Può passare anche mezz'ora prima che vengano spostate le fuoriserie. Sarebbe, secondo gli inquirenti, un altro comportamento da boss del quartiere.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Giugno 2018, 11:23
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