In riva al Tevere, precisamente sotto il ponte Mazzini, è sorto un nuovo accampamento di clochard. I senza tetto hanno improvvisato delle sistemazioni precarie, utilizzando cartoni e teli di plastica e creando un'area di degrado e insicurezza in una delle zone più suggestive della città.
L'opinione pubblica si è immediatamente mobilitata dopo che il consigliere Fabrizio Santori ha reso pubblica un'interrogazione scritta datata 17 aprile 2024, firmata dallo stesso politico e reperibile sul suo canale social Instagram. Nel documento, Santori chiede alle autorità competenti di intervenire immediatamente per risolvere la situazione e garantire ai clochard e ai cittadini un sostegno adeguato.
Le condizioni in cui vivono queste persone sono disumane e preoccupanti, soprattutto considerando che si trovano in una zona a rischio inondazioni durante la stagione delle piogge. Commenta un signore che abita vicino al Ponte Mazzini: "È urgente trovare una soluzione che offra loro un tetto e un sostegno per uscire dalla situazione di emarginazione in cui si trovano. Intanto, le associazioni di volontariato si stanno organizzando per portare cibo, coperte e altre prime necessità ai clochard, nonostante la situazione di emergenza. Speriamo che l'interrogazione dell'onorevole Santoro porti a un intervento tempestivo da parte delle istituzioni, per garantire a queste persone il diritto fondamentale alla dignità e alla sicurezza.
Interrogazione a risposta scritta, con oggetto: incremento di accampamenti dei senza fissa dimora in tutta Roma. Richiesta di provvedimenti urgenti per la sistemazione dei senza fissa dimora. Ecco il testo.
"Come si è appreso dai recenti articoli di stampa, in tutta Roma sarebbero presenti circa 300 accampamenti abusivi di senzatetto: da Viale Pretoriano a San Pietro vivrebbero per strada all'incirca 9000 persone.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Aprile 2024, 19:51
© RIPRODUZIONE RISERVATA