Autovelox, un'invasione: in viaggio sulla Gallipoli-Lecce, quattro impianti in pochi chilometri

In viaggio sulla Gallipoli-Lecce: quattro autovelox e tanti saluti

di Vincenzo MARUCCIO
Una tranquilla mattina di giugno se non fosse per la pioggia improvvisa. Si procede sulla statale 101, la più battuta delle arterie che "tagliano" il Salento da nord a sud e viceversa. Direzione Lecce, quasi le 11, traffico nella norma. All'altezza dello svincolo di Sannicola per capire se un'altra bomba d'acqua è in arrivo, ma è giusto un secondo perché spunta qualcosa e non sono ammesse distrazioni. C'è un autovelox, l'arcinemico degli automobilisti. Il tachimetro segna 80-90 kmh, velocità di crociera. Non ci sarebbe da preoccuparsi, ma non si sa mai: questi marchingegni spesso ingannano. Meglio decelerare: 75 kmh, poi 70, 65, 60 addirittura. Se non si forma la coda poco ci manca, non è il massimo per una strada a quattro corsie. Ecco la Polizia municipale, apparecchietto tipo street control e due agenti in auto: finestrino abbassato, ma per loro fortuna non è ancora il sole cocente di luglio. L'unica pattuglia in un Comune di 6mila abitanti: ci sarebbe più bisogno di loro in paese, ma vuoi mettere con gli incassi "facili"?
Riprendiamo il rettilineo, piede sull'acceleratore come fan tutti, ma senza esagerare. Curvone a sinistra e poi un rettilineo. Il sorpasso è ammesso, freccia a sinistra e si rientra subito a destra. Le ultime tecnologie di sicurezza lo consentono, ma niente novelli Schumacher. Un sospiro di sollievo: i nuvoloni all'orizzonte sembrano più innocui, ma non c'è neanche il tempo di "festeggiare": appena un chilometro e mezzo che già s'intravede un'altra pattuglia sul ciglio della strada. Si rallenta tutti insieme, segnale inequivocabile. Prevale l'azzurro questa volta: un'Alfa Romeo della polizia stradale e la fotocamera sul piedistallo pronta per "scattare". E son già due in un fazzoletto di pochi chilometri. Tutti con il piede con il freno, anche quelli che i 100 km orari se li sognano. Un anziano in Fiat, forse, esagera: la paura fa "novanta", ma lui si ferma alla metà e bisogna stare attenti per evitare un tamponamento.
Pericolo scampato, dunque: ormai così si ragiona nella provincia "regina" degli autovelox dove sulla carta ne potrebbero spuntare altri 25 prima dell'estate con i sindaci impegnati più a firmare richieste di nuovi impianti che a garantire asili nido e servizi sociali. Neanche il tempo di premere sull'acceleratore. Non è finita. Termina Sannicola, comincia Galatone e c'è un'altra piazzola di sosta. La terza in appena 5 chilometri, anch'essa puntualmente "occupata": un'altra pattuglia della Municipale per gli indisciplinati over 90 kmh. Se non è un record poco ci manca: una "serialità" che così intensa non si era mai vista, più autovelox che stazioni di servizio, più "fotografi" che vigili (ma non per colpa loro, sia chiaro).
Che i Comuni si mettano d'accordo, almeno: un giorno ciascuno o, in alternativa, su carreggiate diverse. Basterebbe telefonarsi la mattina per allontanare ogni sospetto di effetto-cassa. Viene da pensare alle motivazioni dei sindaci che si "giustificano" invocando la sicurezza a prescindere dall'incidentalità delle strade in questione: ora la Prefettura di Lecce vuole vederci chiaro e chiede di integrare i dati prima di confermare (o, addirittura, aumentarne il numero) gli impianti. Aspettiamo, fiduciosi, gli esiti.
Viene da pensare agli ultimi dati Aci: la maggiore causa degli incidenti - per il 15,4% - è la guida distratta, poi il mancato rispetto di precedenza o semaforo che vale il 14,3%. Solo più dietro, al terzo posto, la velocità che conta per il 10% degli incidenti. Percentuale in buona parte riferita alle strade comunali e provinciali.
Viene da pensarci, ma è meglio non distrarsi: imboccato il lungo rettilineo verso il capoluogo, è già lì che ci aspetta un altro autovelox installato qualche mese fa all'altezza dello svincolo per Collemeto. Macchinette fisse questa volta e segnalate (timidamente) dai lampeggianti 800 metri prima. Magra consolazione in attesa di arrivare a Lecce. Un sospiro di sollievo, finalmente. Anche questa volta l'abbiamo scampata. Ma domani?
Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Giugno 2023, 16:26
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