Scende in campo Luigi Di Maio, forse ancora il pezzo più grosso di M5S, visto che non decolla la leadership di Conte e perfino lui (prima di smentire le proprie parole) ha detto che fare il capo politico è un lavoro «stressantissimo e forse non reggerò». E scende in campo Di Maio nell’unico luogo rimasto del potere elettorale stellato, la Campania felix per i grillini che nel 2018 presero alle politiche il 40 per cento, ed è un luogo a cui M5S non può che restare abbarbicato, che non può perdere, che rappresenta la sua estrema ridotta e in cui a Napoli in alleanza con il Pd gli stellati possono con ogni probabilità vincere anche se il candidato sindaco è del partito lettiano e non loro.
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Conte, Di Maio e il Sud
Quindi, tutti a Napoli a difendere con le unghie e con i denti la città che alle scorse politiche si conquistò la palma di più grillesca d’Italia. Conte è già stato più volte nel capoluogo campano, e nel resto dei comuni in cui si vota il 3 e 4 ottobre, e ci tornerà. Fico è impegnato ventre a terra nella lotta per resistere ed esistere nella capitale meridionale. Idem Di Maio. Che a metà mattinata è andato a Santa Maria Capua Vetere (provincia di Caserta) e poi a Napoli insieme a Gaetano Manfredi l’ex ministro ora candidato in rossogiallo. E ancora Di Maio, che è di Pomigliano d’Arco, a Volla, ad Afragola, a Melito, a Salerno (dove Pd e M5S sono acerrimi nemici), a Eboli.
Operazione Reddito
L’operazione è quella di dimostrare che si è ancora forti e determinanti da quelle parti. Ed è anche quella di ribadire, proprio per restare forti nel Sud, che il reddito di cittadinanza non si tocca. Ovvero che tra i tanti cedimenti stellati (sulla giustizia e sul resto) non ci sarà quello sulle misure di contrasto alla povertà che evidentemente non è stata - a dispetto del famoso annuncio dal balcone di Palazzo Chigi - abolita. E infatti i tutti i suoi giri elettorali di questi giorni, Conte ripete sempre: «Sono strumentali le polemiche contro il reddito di cittadinanza.
La Campania
Ma le cose non vanno molte bene per M5S in queste zone. In Campania, il movimento che è convinto di vincere a Napoli e di restare primo partito (improbabile) in città non si è presentato a Benevento, dove cinque anni fa la candidata sindaca arrivò oltre il 20 per cento, e ha disertato anche a Caserta. Perché? «Non è stato possibile arrivare alla presentazione di una lista del Movimento, siamo impegnati nel rinnovamento. Stiamo creando una rete per ripartire», dicono i pochi superstiti del grillismo locale. In tutta la Regione i pentastellati hanno depositato il simbolo in 11 Comuni su 141 di quelli che voteranno a ottobre. Non una buona situazione. E comunque, tra Conte - l’altro giorno in giro per Scampia e gli altri quartieri difficili di Napoli - e Di Maio la sintonia sul Sud esiste ed è forte: «Da qui può cominciare la nuova svolta». Nonostante la crisi stellata non si sia fermata all’altezza della linea gotica ma abbia superato il Garigliano.
Ultimo aggiornamento: Sabato 11 Settembre 2021, 14:23
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