Gli spazi saranno ristretti. I posti di lavoro, per il momento, no. Parola di Rai: da viale Mazzini promettono che il piano immobiliare per Roma e Milano non comporterà tagli del personale. Di più: non si tenterà, come si è invece tentato in questi anni, di traslocare a Milano programmi e produzioni romane di punta.
Rai, meno uffici a Roma: l’ombra del trasferimento delle produzioni al Nord
IL RIASSETTO
Dopo l’allarme lanciato dal Messaggero sul riassetto del patrimonio immobiliare della tv pubblica e il rischio che penalizzi la Capitale la Rai prova a fare chiarezza. Ieri il Cda ha dato il via libera all’unanimità. Con qualche distinguo. «Ho votato per senso di responsabilità - spiega a margine la consigliera Simona Agnes - abbiamo approvato una riqualificazione di tutti i cespiti aziendali partendo da Roma». Dei 500 milioni di euro previsti per ristrutturare da cima a fondo palazzi, uffici e studi tv, 340 saranno spesi per le strutture romane. A partire dal restyling della sede centrale a viale Mazzini.
L’edificio anni ‘60 intriso di amianto, almeno nei piani dell’azienda, dovrebbe tornare in vita in una veste moderna e futuristica: meno uffici, più open space e smart-working per i dipendenti. Gli altri fondi stanziati nel piano dell’ad Carlo Fuortes andranno a Milano. Al Portello nascerà infine la nuova “Saxa Rubra” milanese, un polo di produzione dal costo non proprio modico di 135 milioni di euro da qui al 2050. Gioisce la Lega per la maxi-struttura padana finanziata nel budget Rai, «un progetto fortemente voluto da noi, da sempre favorevoli alla valorizzazione dei territori». Ieri la firma del term-sheet con la Fondazione Fiera Milano.
I TAGLI
Un dato è chiaro, in questo grande tetris di uffici e studi Rai da Sud a Nord, e riguarda il taglio degli uffici a Roma. Solo nelle sedi di viale Mazzini, Teulada e Saxa Rubra, più di 10mila metri quadri saranno “risparmiati”.
IL DIRITTO DI RECESSO
Su Milano il riordino del patrimonio immobiliare è ugualmente ambizioso, anche se ci sono molti dubbi che gli obiettivi possano essere centrati. Tutte le manovre ruotano attorno alla scrittura privata sottoscritta con la Fondazione Fiera di Milano di cui è presidente Enrico Pazzali che siede negli organi dell’Università Luigi Bocconi e di Assonime, approvata ieri dal cda Rai. Questo documento disciplina la locazione, della durata di 27 anni, di due edifici situati al Portello, nell’area Mico Nord: in tutto sono 40 metri quadrati. La locazione pattuita si attesta a 5,5 milioni annui per un valore complessivo dell’operazione attorno a 135 milioni.
La Rai intende trasferirvi le attuali sedi di Corso Sempione (di proprietà e che verrà venduta) e di via Mecenate. Ci vorranno però almeno quattro anni di tempo per traslocare. Per ristrutturare l’area ci vorrà un anno di progettazione e tre anni per l’appalto e realizzazione dei lavori. Spesa: 50 milioni a carico della Fiera Milano. La scrittura privata ha una clausola: Rai potrà recedere se non verrà rinnovata la convenzione del servizio radio-televisivo entro il 2027.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 21 Aprile 2023, 13:01
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